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venerdì 1 settembre 2023

Uomini e religioni

 Essere Religiosi

Menorah
E' un candelabro
a sette braccia, sim
bolo dell'ebraismo.


Nell'ottica storica 
le religioni sono
tra le più grandi
conquiste dell'U_
manità.
Una conquista
più che parti-
colare  in quanto
le persone
religiose sanno,
hanno scoperto 
di essersi incontro-
trate nel loro
cammino con 
Dio e con la
sua grazia e di
essersi inoltrate
ben più lontano
di quanto mai
potessero
immaginare con
le sole proprie
forze.

Le religioni pre-
sentano le più
sconvolgenti sco-
perte sulla natura
e sul destino del-
l'Umanità.

  Essere religiosi può avere, ed ha, tanti significati per gente tanto diversa nell'ampio mosaico delle fedi, al punto che spesso chi si spinge a tentare facili sintesi è possibile che cada in contraddizioni e/o nell'incompleta panoramica. Sarà, pertanto difficile cogliere il tutto che meriterebbe di essere evocato.
°   °   ° 

 Generalmente per gli uomini di fede (religiosi) si vuole intendere che "Dio" sta all'origine e al fine (allo scopo) dell'esistenza di ciascuno e che, quindi a Lui si deve adorazione. Se Egli è all'origine di tutto e di tutti, di ciascun uomo, a Lui si deve lo stesso amore e rispetto che si ha per se stesso.

 Per altri, e sono tanti, la "religione" sarebbe semplicemente una distrazione per le masse e pertanto al prossimo che non stimano o che crea loro problemi si può benissimo augurare qualsiasi brutto destino, la morte compresa. Non mancano persino coloro che il divino lo assimilano alle streghe a cui -talvolta-  si avvicinano per consultarle in quanto detentrici della "sapienza", oppure, di contro, per bruciarle vive. Non mancano, e sono tanti, coloro che non credono e che comunque stimano e rispettano sia i credenti che i non credenti.

 L'essere religiosi conduce a ritenersi detentori di un'anima, di essere rispettosi del comando di generare la vita -ovvero- di restare celibi per tutta la vita, di rispettare il silenzio o di parlare per tutta la vita. Nell'esperienza storica ha implicato ed implica, anche, di recarsi in Moschea il venerdì, in Sinagoga il sabato o in Chiesa la domenica. Può significare di pregare, meditare, andare in tranche, costruire la Basilica di San Pietro, il Tempio d'oro oppure la grande Piramide. Ed ancora può significare andare in pellegrinaggio verso luoghi sacri, convertire gli altri, e -in passato- ha significato anche possedere il dono dell'ispirazione per creare musica, arte, icone con massima creatività o talora con meschini sentimenti.        

 L'essere religiosi, nell'esperienza storica, ha mille (e forse più) sfaccettature; non esiste un modello unico. 

  Ci fermiamo per intanto qui.

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