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venerdì 31 agosto 2012

Regione. Le imprese che hanno eseguito lavori, forniture, servizi verranno pagati nel 2013.

Questo Blog in vista della campagna elettorale seguirà una linea di condotta improntata alla massima semplicità.
Il disastro "valoriale", economico e culturale della nostra regione è sotto gli occhi dei siciliani. Il disastro va addebitato alla "classe dirigente" che ha retto il governo negli anni a noi più recenti, negli ultimi 10 anni; motivo percui per questo Blog è giusto punire sul piano elettorale chi ha "fatto gli affari propri" ai danni del "bene comune".
PD-MPA (ed ovviamente tutto il mondo residuo di cuffarismo e berluscanesimo) sono i partiti che non hanno voluto accorgersi della deriva a cui la Regione stava andando a finire per il malgoverno.
A giudizio di questo Blog è giusto votare (liberamente) per le forze che non hanno o hanno minore responsabilità, qualunque esse sianno ed in relazione alle proprie convinzioni culturali.
I conduttori del Blog, per loro libera determinazione, hanno -ed è ovvio- le loro opzioni preferenziali.
Diciamo quanto sopra per doverosa "trasparenza". 
 
Uno sguardo al disastro
Chiunque abbia eseguito forniture o servizi alla Regione non verrà pagato prima del gennaio prossimo.
La Regione ha deciso di chiudere il flusso in uscita dei pagamenti ai fornitori per assicurare gli stipendi ai dipendenti ed ai lavoratori forestali ed avviare i corsi di formazione. Non si sà cosa i corsi formeranno però qui esistono interessi "incalliti" che nemmeno col coltello verranno mai tagliati, peraltro servono per sbloccare fondi comunitari.
In questo modo e per questo tracciato i rottami del governo Lombardo -ancora in carica- hanno aggirato i vincoli del "patto di stabilità". In pratica per evitare di sforare e dover poi pagare con "tagli pesantissimi agli incassi da trasferimenti erariali" le conseguenti sanzioni il governo ha bloccato tutti mandati di pagamento per garantire le sole voci sopra ricordate.
E' ovvio che si tratta di dover pagare solamente spese correnti; investimenti manco a parlarne. La Sicilia con la gran massa di spesa corrente messa sù in questi anni, è ovvio, si sta avvitando su se stessa, sui privilegi esistenti. Non abbiamo quindi prospettive di futuro, non riusciremo a costruire un "mondo migliore", se non convincendoci in tanti, a dover tagliare tutti i privilegi, iniziando a corrispondere ai politicanti una indennità tarata sullo stipendio medio dei lavoratori siciliani (€. 1.300,oo mensile). Non esiste via d'uscita, infatti.
I politicanti "arruffoni" ed ignorantoni non hanno capito nulla ed è propabile che nulla capiranno -nel dopo elezioni- se lombardiani e cuffariani continueranno a dominare la vita pubblica locale.
 
Una curiosità: l'accorgimento adottato di bloccare tutti i mandati di pagamento (escluso gli stipendi) comprende anche le spese per la tornata elettorale del 28 ottobre; gli scrutinatori pertanto saranno pagati nel 2013.

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