In Italia sta accadendo qualcosa di grave. Ieri abbiaro
riportato il pensiero di Giorgio Galli, uno storico, secondo cui gli italiani
non sarebbero maturi per poter conoscere la verità sulla “trattativa 1992-1994”. Da questo
presupposto deriverebbero gli attacchi e l’isolamento da parte delle istituzioni nei confronti dei magistrati di
Palermo che, sui fatti del 1992, vogliono –e debbono- indagare.
Oggi vogliamo soffermarci sulla crisi economica e sulla cura di Mario
Monti, a nove mesi dall’insediamento del professore liberista alla guida di
Palazzo Chigi.
Ci era stato promesso che ingoiando l’amara medicina dell’austerità
il paese si sarebbe ripreso dalla crisi e così continuano a dirci i partiti “liberisti”
italiani, dal Pd al Pdl, all’Udc e alle altre mosche nocchiere.
Così ci dicono le tv di
stato, quelle di Berlusconi ed i canali di Di Benedetto.
Così ci dicono i
giornali dei due miliardari (Berlusconi e Di Benedetto), l’uno sostenitore del
Pdl e l’altro del Pd. Per la verità un pò meno quelli di Berlusconi, per via del suo disarcionamento dal governo.
Chi però conosce un pochettino di inglese, mediante
internet, può tentare di intercettare il pensiero dei media europei ed
americani, per capire cosa si dica della situazione italiana.
Si resta sorpresi e addolorati.
Nessun giornale straniero ammette che l’Italia
sia sulla via del risanamento dei conti, come dalla mattina alla sera
sostengono e ci somministrano i media italiani.
Ci ha colpito questo breve scritto, nel nostro desiderio di voler capire; un breve scritto che si ritrova (a mò di
barzelletta) su più giornali:
· In early 2010, when the situation
started to deteriorate in Greece and some eggheads opinionated that an IMF
program was unavoidable – the Greeks replied "we are not Latin
America";
·
Half a year later, the Irish
stated that they were not Greeks;
·
Then the Portuguese insisted that
they were not Ireland;
·
Just a few months ago, the
Spaniards claimed that they were not Portuguese.
Now guess what – the Italians
remind us that Italy is not Spain.
=All’inizio del 2010, quando la situazione iniziò a
deteriorarsi -per la Grecia- e da alcune parti si ritenne inevitabile avviare una
cura affidata al Fondo Monetario Internazionale, i Greci replicarono “Noi non
siamo un paese sud-americano”;
=Sei mesi più tardi, l’Irlanda dichiarò che essa non è la
Grecia;
=Successivamente i Portoghesi insistettero nel dire che essi
non erano nella condizione dell’Irlanda;
=Appena pochi mesi fa, gli Spagnoli affermarono che essi non
erano nella situazione dei Portoghesi;
= Adesso sentiamo dire dagli Italiani che l’Italia non è la Spagna.
Il testo -in inglese- lo si ritrova su molti giornali, con
sufficente sottile ironia.
Tutti, in buona sostanza se la ridono degli italiani,
irredimibili nei loro vizi, nell'avversione alla buona amministrazione. Tutti, al punto in cui siamo, sollecitano l’Italia ad affidarsi alle cure del FMI, che in
materia di tagli e di sforbiciate ha molto più dimestichezza del prof. Monti.
Tutti, in pratica, esigono che il governo italiano passi la mano, ceda la
sovranità e la gestione del paese agli organismi sovranazionale: perché noi, noi italiani,
non sappiamo dove abiti la “serietà”.
Ci ricordano che:
-lo spread è a livelli alti, attorno a 450;
-Il debito pubblico, sotto il governo di Monti, è cresciuto
di 70 miliardi di euro;
-la prospettiva economica è oscura, in quanto l’Italia è
entrata in recessione (di anno in anno infatti produce meno ricchezza).
Non volevamo fare un discorso di “economia”, ma politico.
In materia di “trattativa Stato-Mafia” qualcuno, in alto, ci
ritiene immaturi e non dobbiamo conoscere la “verità”. In materia economica tutti
i media ci assicurano che il governo ci sta tirando fuori dalla crisi e che non servono altri sacrifici, ma gli
italiani notano sulla propria pelle, giorno dopo giorno, che il loro stato socio-economico indietreggia, e
-cosa più grave- i media stranieri, all’unanimità, ci vedono prossimi a dover chiedere
aiuto al Fondo Monetario Internazionale, e agli organismi europei.
Esiste ancora la democrazia in Italia ? e con essa esiste la
trasparenza nella vita pubblica ?
Fiamo divenuti dipendenti dalle opache informazioni dei giornali dei due campioni, Berlusconi e Di Benedetti ?
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