In una Italia malgovernata dagli uomini di Berlusconi ed in
una Sicilia mal governata dagli uomini di Lombardo e del Pd si prospetta un
autunno “caldo”.
A Palermo sta per esplodere la bomba Gesip,
la società partecipata del comune che cura i servizi del verde pubblico e le
manutenzioni varie per conto del comune ha ormai finito i soldi e se entro pochi
giorni non arriveranno risposte dal governo nazionale (finanziamenti a fondo
perduto), la società è pronta ad informare i suoi 1800 dipendenti che dal primo
settembre saranno in astensione dal lavoro e, ovviamente, dalla retribuzione.
Una misura drastica in quanto la società è in liquidazione e senza un intervento del governo non ci sarà più nulla da fare.
Una misura drastica in quanto la società è in liquidazione e senza un intervento del governo non ci sarà più nulla da fare.
Il Comune, retto da quattro mesi da Leoluca Orlando, ha
concordato per il 30 agosto un incontro con il ministro Fabrizio Barca (con delega
alla Coesione territoriale) per fare il punto sulla brutta vicenda.
Secondo il vice-sindaco La Piana andrebbero
bene anche cinque milioni, che basterebbero per un altro mese.
Le casse di Palazzo delle Aquile sono a
secco, visto che per pagare gli ultimi mesi alla Gesip si è raschiato il fondo
del barile e anche di più.
Cosa altro fa la Gesip ?
-Gestisce il cimitero dei Rotoli
-Gestisce il canile municipale,
I palermitani si ritroveranno alla fine di
agosto –è prevedibile- con i dipendenti della Gesip in piazza e pronti a tutto.
La situazione “Palermo” non è esclusiva di
quella città. Esplosiva è la situazione di tanti centri della Sicilia. Siamo
però in condizione di documentare ai nostri lettori come nonostante la brutta
piega che vanno pigliando le “cose”, in Sicilia il malgoverno non mostra segni
di ravvedersi. Gli amministratori non mostrano di assumere “consapevolezza”.
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