Per la Sicilia non esistono vie di uscita.
La regione è destinata ad affondare, ad essere divorata da governanti parassiti e spendaccioni in cambio del nulla.
E' ridicolo ascoltare sui telegiornali i vari Mario Monti, i ministri Grillo, Passera, Fornero ed altri .... ipocriti, che ci recitano dalla mattina alla sera la litania dell'austerità e del rigore.
In Sicilia, nella zona del Corleonese, esiste un organismo "Unione dei Comuni del Corleonese", i cui amministratori (i sindaci di Corleone, Roccamena, Contessa Entellina, Campofiorito) hanno redatto in questi giorni un bilancio di previsione per il 2012 dove hanno appostato:
-SPESE CORRENTI (prestazioni di servizio, personale, ... cultura -ossia spese per festeggiamenti-) €. 172.000,oo
-SPESE PER INVESTIMENTO (c/capitale ) €. 6.145,oo.
Queste scarne cifre ci dicono che nella nostra terra, la Sicilia, si tiene in vita un organismo con un bilancio inferiore a €. 200.000,oo annuo per consentire ai sindaci di percepire frazioni di indennità, missioni e poco altro ed agli impiegati di percepire retribuzioni per, verosimilmente, dedicarsi alle parole crociate.
Il tutto nell'attesa che tutti partecipino alle feste di paese, finanziate alla faccia dei contribuenti.
Una impalcatura per compiere in un anno investimenti per €. 6.145,oo.
Riflessione:
Non esistono vie di scampo per la Sicilia, ... e neanche verosimilmente per l'Italia.
"In fondo tutte le cose, anche le peggiori, una volta fatte poi trovano una logica, una giustificazione, per il solo fatto di esistere. Dopo un pò tutto fa parte del paesaggio", è l'introduzione condivisibile ad un articolo de L'Espresso sulla nostra isola.
"In fondo tutte le cose, anche le peggiori, una volta fatte poi trovano una logica, una giustificazione, per il solo fatto di esistere. Dopo un pò tutto fa parte del paesaggio", è l'introduzione condivisibile ad un articolo de L'Espresso sulla nostra isola.
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