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giovedì 23 agosto 2012

Regione. Forse si pagheranno gli arretrati ai lavoratori forestali ma si bloccherà l'attività dei Teatri nell'isola. Ripercussioni sul turismo

I dipartimenti della Regione sono impegnati a rivedere i propri limiti di spesa,  ma variando l’ordine degli addendi il tetto complessivo di spesa dovrà restare invariato.
L’assessorato al Turismo ha chiesto la possibilità di spendere fino alla fine dell’anno altri 55 milioni per mantenere attraente la potenzialità turistica dell’isola.
La questione però si presenta ad alta tensione.
Teatro Biondo - Palermo
Nell’Isola sono scoppiate decine di emergenze, da quella sugli stipendi dei forestali agli investimenti dei fondi europei che rischiano di tornatre a Bruxelles.  E ieri è stata la volta dei teatri, che danno lavoro a circa 500 dipendenti. Il presidente del Vittorio Emanuele di Messina, Luciano Ordile, ha protestato contro i tagli ai trasferimenti. E l’assessore regionale per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo, Daniele Tranchida, ha spiegato che «la Ragioneria generale ha bloccato i provvedimenti di spesa in base a un decreto dell’assessorato all’Economia, per effetto del blocco determinato dal patto di stabilita’, in attesa di una suddivisione delle quote di riparto entro fine mese. Il taglio del 22 per cento dei fondi regionali al bilancio del Teatro Vittorio Emanuele di Messina – ha aggiunto Tranchida – è un provvedimento preso per motivi di bilancio, ed è equivalente, e per certi versi inferiore, a quello subito da altri enti lirici e teatri siciliani».
La situazione del teatro messinese è aggravata dalla mancata approvazione del bilancio, che invece in altre strutture ha permesso di ovviare alla mancanza di liquidità. È il caso del Biondo di Palermo, che è riuscito a pagare gli stipendi dei dipendenti «ma senza i trasferimenti di Regione, Comune e Provincia – spiegano dall’amministrazione – siamo bloccati sulla presentazione della stagione 2012/2013 che comincia a fine anno. Anzi, al momento siamo in fortissimo ritardo».
Mentre i teatri siciliani guardano con ansia alla decisione della giunta sulla ridistribuzione della spesa, decine di impresari del mondo dello spettacolo stanno col fiato sospeso. Il dipartimento del Turismo ha infatti chiarito che prima di spettacoli e concerti, sarà data priorità agli stipendi per evitare emergenze sociali.
Dunque via libera ai soldi per i forestali e stop a oltre 600 spettacoli tra cui le esibizioni di Gino Paoli e Malika Ayane. «A mio avviso – dice Tranchida – bisognerà stabilire quali sono le priorità. Credo che sia necessario investire nell’unico settore in crescita, il turismo. Ma ripeto, dovremmo stabilire le priorità».

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