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domenica 30 agosto 2020

31 Agosto

 31 Agosto 1302

Guerra del Vespro e ruolo del
Castello di Calatamauro

 I Corleonesi, che avevano partecipato 
alla guerra del Vespro, cinsero d'assedio
le forze angioine arroccate nel castello 
di Calatamauro. In quella circostanza
il vastissimo bosco di Santa Maria fu
enormemente ridimensionato
dai corleonese che appiccarono un immenso 
incendio durato più settimane 
finalizzato a far sgomberare gli
angioini dalla fortezza di Calatamauro.

Il trattato di Caltabellotta (1302) consacra
la pace fra le parti in guerra 
grazie anche al matrimonio fra Eleonora, 
figlia di Carlo d'Angiò, con il re Federico III 
d'Aragona.

Il Castello di Calatamauro conserverà ancora
per altri due secoli un ruolo 
significativo 
con l'immissione  dei Peralta nella Signoria
di
 vastissimi territori del Vallo
di Mazzara
. Il Castello non sarà più
prevalentemente un presidio 
militare,
bensì un centro
di gestione 
agricolo-feudale. Ruolo
che sarà accentuato con l'immissione
nella Signoria dei Cardona, promotori
dell'istituzione nei primi decenni del
Cinquecento dell'Università di
Kuntissa. I Cardona-Peralta puntarono
sull'esportazione del grano attraverso
il porto di Sciacca, da loro controllato. Sta tutta
in questa propensione di
valorizzazione dei feudi la 
disponibilità ad accogliere gli 
arbëreshë sui territori prossimi al fortilizio di Calatamauro.

Stipula della Pace di Caltabellotta tra Federico III di Sicilia e Carlo di Valois, capitano generale di Carlo II di Napoli.

Con la pace di Caltabellotta la Sicilia passava agli Aragonesi, nella persona di re Federico, mentre il Napoletano restava agli Angioini. 

Con gli Aragonesi il potere regio restò fondato sulla collaborazione della vecchia feudalità locale siciliana, i baroni, senza alcuna concessione alle autonomie comunali. Quella pace segna la frantumazione del sud d'Italia in due aree separate e un accentuato arretramento rispetto alla politica di unificazione in precedenza perseguita da Federico II di Svevia. 

Le condizioni economiche dell'area meridionale peggiorano sul piano dello sfruttamento del suolo: si ritorna al pascolo estensivo e al disboscamento, che tanta parte avranno nel regresso economico dell'isola. 

sabato 29 agosto 2020

Alle radici del Cristianesimo

 Oggi, quinta domenica di agosto 2020, nella Chiesa cattolica di rito  bizantina, si proclama il brano del Vangelo di Matteo 21, 33 - 42.


La pietra che i costruttori scartarono,

questa è diventata testata d'angolo.

Colui che abbiamo disprezzato, proprio questi

è il Figlio che, in quanto ucciso, dà la vita per tutti.

===

Riflessione di Origene: "I peccatori non vedono con gli occhi buoni, ma con quelli della filosofia (intesa come intelligenza della carne)".

===

Dal testo
HO TROVATO UNA PAROLA
 padre Pietro Gullo
Comunità Trinità della Pace Edizioni
pag. 398

SINDONE
Avvolti, non adoranti. Silenziosi tra le pieghe del dolore,
a gridare per le ingiustizie senza veli.
L'Uomo! Sorgente che si può amare solo bevendo.
 
  Chissà, è tempo di dilatare l'interesse verso la Sindone, per quanto storicamente unica, verso profondità più abitabili e interessi coinvolgenti oltre la verità storica.
  Non l'ho mai vista. Non mi pare che chi l'abbia vista abbia molto da aggiungere dopo le battute sulla meraviglia. Ho letto molto intorno ad essa e ne resto anch'io stupito, fortemente impressionato dall'Uomo della Sindone, silenzioso testimone di dolore oltre ogni spiegazione.
  Testimone insopprimibile. Umanamente miracoloso il percorso del salvataggio del Lenzuolo dopo tante vicissitudini. Quest'aspetto della verità della testimonianza bisognerebbe curare, a tal punto da distendere il Lenzuolo fino alla difesa degli ultimi e dei piccoli, lì dove il dolore ci rende meno uomini.
  Sorgente l'ha definita Benedetto XVI. Fluisce, scorre, s'incarna un senso che non può ampliarsi e concludersi con l'interesse scientifico. Il Lenzuolo ha profumo di corpi, respiri di anime, veli di polline, tessiture di pazienze. Quel Lenzuolo li racchiude tutti:  spettacolo di sintesi, piegature di evangelizzazione, testimone.
  Al di là della storia o a partire da essa, tanti potrebbero essere i percorsi per entrare nel dolore contemporaneo, attraverso l'annuncio della Sindone.
  Guardatemi! Mi cercate come Dio Sono con voi,  l'Uomo che resiste e dà nome alla Bellezza dovunque la Verità fiorisce.
  Sorgente di umanità, il Corpo avvolto e stravolto, che nel silenzio invoca umanità da tutti gli sguardi, un pò di luce dalle profondità delle radici. E' cresciuto come germoglio in terra arida, afferma Isaia. Qui è forte tronco sventrato dall'indifferenza, Non è sufficiente srotolarlo ogni tanto e meravigliarsene per poco tempo. E' necessario avvolgerlo nella nostra vita, lenzuolo per i nostri letti, interselo dei nostri profumi e respiri. Anche noi testimoni.
  E poi, srotolarlo, come fanno i tessitori. Che immagine è rimasta impressa dopo lungo vagare e miracolose provvidenze? L'immagine può essere studiata, venerata, gelosamente custodita. E la somiglianza ? Quel sudore sempre unico e personale,  preziosissimo e indelebile che sigilla l'uomo e l'altro, l'uomo che non può vivere senza l'altro, altrimenti è impossibile somigliare ?
  Sorgente è scoprire che la sete si specchia nell'acqua, mi appartiene, si appartengono. L'uno per l'altro. Specchiarsi nella Sindone: Uomo della Pazienza, a quale notte ci porti, da quale dolore ci preservi,  da quale lenzuolo ci lasci avvolgere ?
  Se potessimo ritrovare in ogni linea, fonte, spine e sangue di quest'Uomo la somiglianza con ogni persona, abiteremmo la Sindone, coinvolti nelle Storie. Quanti lenzuolo insanguinati per ingiustizia, soprusi, arroganze, corruzioni ! Mio Dio, quante sozzure che infangano lenzuoli, corpi e indifese chiese! Se fosse il tuo lenzuolo ? Specchiamoci in amore, avvolgici alle notti.

30 Agosto

 30 Agosto 1860


Garibaldi è ormai sbarcato in Calabria e le forze borboniche non oppongono una degna resistenza. Interi reparti dell'esercito del Regno di Napoli si disperdono o passano al nemico e quando i garibaldini raggiungono la piana di Soveria Mannelli, un intero corpo d'armata di oltre 10.000 uomini, comandato dal generale Giuseppe Ghio, si arrende senza combattere ai garibaldini guidati da Francesco Stocco.

Una marcia trionfale? 

 L’11 maggio 1860 due piroscafi sbarcano a Marsala, nella parte occidentale della Sicilia. Si dirigono a Salemi, dove Garibaldi proclama la dittatura in nome del re Vittorio Emanuele II. Ottengono una prima vittoria contro le truppe borboniche a Calatafimi e tra il 27 e il 29 maggio occupano Palermo. I mille continuano ad avanzare, cacciano quasi totalmente i Borboni dall’isola e attraversano lo Stretto. Garibaldi prosegue una marcia trionfale che lo porterà il 26 ottobre 1860 ad incontrare Vittorio Emanuele II a Teano, in Campania e a deporre nelle sue mani il controllo del Regno delle Due Sicilie, in uno degli episodi centrali della storia del Risorgimento italiano. 

La storiografia corregge

La storiografia ufficiale dipinge la spedizione garibaldina con i colori vivaci di un'avventura quasi cinematografica.
Appena mille uomini, salpati da nord e sbarcati a sud quasi senza incontrare resistenze contro un esercito molto più numeroso, per risalire poi la penisola sino a Napoli, il tutto in nome dell'ideale patriottico di un'Italia unita. 
 La spedizione in realtà non fu spontanea e improvvisata, ma ben architettata e pianificata in ogni dettaglio.
 I mandanti furono figure apparentemente spettatrici, o addirittura indignate per l'azione "piratesca", ma nei fatti interessate al buon esito dell'operazione: il ruolo di primo piano è da attribuire al Governo britannico. Il sostegno inglese alla "Spedizione" fu cospicuo, sia in termini militari che finanziari, per gli interessi strategici e politici che da tempo l'Inghilterra vantava in Sicilia.

29 Agosto

 29 Agosto 2005

L’uragano Katrina comincia ad abbattersi su New Orleans: ucciderà in tutta l’area più di mille persone.


La città più colpita in assoluto da Katrina, anche a causa della sua posizione parzialmente al di sotto del livello del mare e sulle rive del lago Pontchartrain, è stata New Orleans, una delle principali città della costa: fra la fine di agosto e l’inizio di settembre l’80 per cento della città finì sott’acqua e almeno 400 mila persone, praticamente l’intera popolazione della città, furono invitate a lasciare la propria casa, ma la maggior parte di esse non hanno potuto.

I morti causati dal mostro Katrina furono circa 1800, e i danni economici più di 100 miliardi di dollari, catalogando l'uragano come il più grave della storia degli Stati Uniti.


giovedì 27 agosto 2020

28 Agosto

28 Agosto 1963

Martin Luther King pronuncia il celebre "I have a dream".

«Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: "Riteniamo queste verità di per sé evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali"». Parole scolpite nella storia degli Stati Uniti d'America e della lotta per i diritti dei neri, che furono pronunciate dal pastore Martin Luther King davanti a una folla di 250mila persone, raccolta al Lincoln Memorial di Washington.

L'evento chiuse la "marcia per il lavoro e la libertà" organizzata in protesta contro la mancata approvazione al Congresso, da parte degli Stati del Sud, di un provvedimento, firmato dal Presidente Kennedy, che sanciva la parità di diritti tra bianchi e neri d'America.

Il celebre discorso dell'«I have a dream» valse a King il Nobel per la Pace nel 1964. Fu il coronamento di un percorso di sensibilizzazione dell'opinione pubblica iniziato dieci anni prima, con l'affermazione della teoria della nonviolenza, insegnata agli studenti delle università statunitensi e propugnata in contrapposizione alle posizioni più oltranziste del movimento, come quelle di Malcom X.

Dati e prospettive. In attesa che aprano le scuole il quadro "covid-19" non lascia ben sperare

Il covid-19 non molla 

Comincia ad appesantirsi il contagio da coronavirus nell'Isola, e nessuno fra i contagiati di oggi è fra gli immigrati come piace sostenere ai nostri "sovranisti". Secondo i dati forniti dal Ministero della salute i contagiati rilevati oggi 27 agosto sono cinquanta,  i ricoverati con sintomi sono 62, e dall'inizio della pandemia i positivi sono stati 4.174.  Il totale delle vittime dell’epidemia nell’isola finora sono stati 286, con nessun nuovo decesso nell'ultima settimana.

In isolamento restano ad oggi 947 persone, con un totale di 1019 attuali positivi.

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Per quanto riguarda le province, a Palermo si registrano oggi 17 nuovi positivi. Altri 16 a Catania, 7 di questi sono provenienti da turisti da paesi esteri, 7 a Messina, di questi cinque sono tornati dalla Sardegna, 3 a Ragusa, di questi due di ritorno da Malta e 7 a Siracusa. 

La situazione nazionale: 

I contagi per il Covid in Italia: oggi sono 1.411 (contro i 1.367 di ieri), nuovo dato più alto dagli inizi di maggio. Sono 5 i morti, invece in calo rispetto ai 13 di ieri. 

I tamponi eseguiti sono stati 94.024, ancora più del livello massimo di ieri, secondo i dati del ministero della Salute.

Scuola

Il Presidente della Regione, Musumeci, è molto scettico sulla riapertura delle scuole programmata per il 14 settembre. In una intervista televisiva di qualche giorno fa ha dichiarato: chiedetemi se c’è vita umana su Marte, ma non chiedetemi certezze sull’avvio dell’anno scolastico, perché credo che il primo a non avere certezze sia proprio il ministro.

Indennità di carica. L'assegno mensile dei primi cittadini siciliani può incrementarsi a carico del bilancio comunale, ossia dei cittadini.

- Indennità di carica degli amministratori dei Comuni (1) 

 E' stato firmato il decreto che ripartisce la cifra di 10 milioni annui a partire dal 2020 ai maggiori oneri di spesa sostenuti dai piccoli comuni con popolazione fino ai 3.000 abitanti per la corresponsione dell’aumento dell’indennità di funzione spettante ai sindaci.

Sulla base del decreto-legge, già convertito in legge,  è stato individuato il contributo annuo assegnato a 3.598 comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti delle Regioni a statuto ordinario. La norma stabilisce per i sindaci con popolazione fino a 3.000 abitanti, un incremento, a decorrere dal 1° gennaio 2020, fino all’85% dell’indennità dei sindaci dei comuni tra 3.000 e 5.000 abitanti, per un importo pari a 1.659 euro lordi mensili.

La norma si applica alle regioni a statuto ordinario. Per la Sicilia, regione a statuto speciale, il decreto lascia l'eventuale decisione a Mamma regione.

La Sicilia ha -per la verità- provveduto da tempo ad adeguarsi con la circolare n. 1 del 16 gennaio di quest’anno (2020). L'Assessore al ramo ha stabilito che il provvedimento ministeriale “in ragione di quanto rappresentato in ordine all’armonizzazione dell’impianto normativo regionale, con il recepimento dinamico della disciplina nazionale, trova, pertanto, piena e immediata applicazione anche nei Comuni dell’Isola, avendo natura, comunque, di ‘indennità massima’, così come disposto dal legislatore regionale con il comma 1 dell’art. 2 della Lr n. 11/2015 (Disposizioni in materia di composizione dei consigli e delle giunte comunali, di status degli amministratori locali e di consigli circoscrizionali. Disposizioni varie, ndr)”. Pertanto “l’indennità è già recepita, ma a carico loro "(dei Comuni, nda). Il che significa che l'Amministrazione regionale non intende stanziare fondi al riguardo. 

Quindi, l’aumento a tutto beneficio dei sindaci andrebbe a carico dei bilanci comunali che alla voce “spesa” dovrebbero tenere conto di 6.000 euro in più all’anno di indennità di funzione del sindaco, se si tratta di un Ente con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, o di 4.300 euro annui in più se si tratta di Comuni da 1.001 a 3.000 abitanti. Cifre  irrisorie verrebbe da dire, ma che in un piccolo Municipio non lo sono affatto. Tutt'altro !

Se poi moltiplichiamo quei 6.000 per i 40 Enti siciliani con popolazione fino a 1.000 abitanti e i 4.300 euro per i cento con residenti da 1.001 a 3.000 si arriva a superare abbondantemente il mezzo milione di euro (668.000 euro). Così la stampa siciliana presenta la novità.

Il provvedimento statale prevede ancora altro, quasi in via automatica. Vedremo in seguito.

(Segue)

Cosa significa ?

Marchio DOC per i vini
= denominazione di origine controllata

Nel territorio di Contessa
Entellina:
Donnafugata

Viene istituito il 12 luglio 1963 col fine di valorizzare un prodotto di qualità, interamente italiano e rappresentativo di una specifica area territoriale con il decreto del Presidente della Repubblica n.930 del 1963, la denominazione di origine controllata acronimo DOC.

 Speciale tutela viene riconosciuta ai vini Moscato Passito di Pantelleria e Marsala di Trapani. Il Marsala, come vino liquoroso risale al XVIII secolo e deve la sua fama internazionale grazie all'inglese John Woodhouse il quale -estasiato dal sapore- iniziò a  commercializzarlo in Gran Bretagna dando vita a un giro d'affari che da subito divenne rilevantissimo.

Nel territorio di Contessa Entellina:
Entellano Azienda Agricola Colletti

Dal 2009, nella denominazione DOP (Denominazione di origine protetta) confluiscono sia quella DOC che la DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita). 


Nel territorio di 
Contessa Entellina:
Vini Filari dellas Rocca


mercoledì 26 agosto 2020

27 Agosto

 27 Agosto 1950

A Torino si suicida lo scrittore e intellettuale Cesare Pavese.

Era il 27 agosto del 1950 quando in una camera dell’albergo Roma di Piazza Carlo Felice a Torino, il poeta e scrittore Cesare Pavese si tolse la vita ingerendo dieci bustine di sonnifero. Con lui aveva inizio quella che sarebbe poi diventata “la noia” degli intellettuali moderni. “Non fate troppi pettegolezzi” scrisse sul biglietto d’addio.

Pavese, come molti della sua generazione (nacque nel 1908), ebbe una vita difficile e avventurosa: il padre morì di cancro quando aveva cinque anni e crebbe solo con la madre che gli impartì un’educazione molto rigida accentuando ancor di più il suo carattere timido e introverso. Frequentò le scuole a Torino. 

Pavese nella sua opera metteva al centro la ricerca di contatti umani, di ritorno al mondo rurale da cui proveniva senza però mai distaccarsi dall'ossessione della solitudine e dall'idea della morte. Il passaggio dalla poesia alla prosa fu quasi naturale, sebbene nel suo caso non si possa parlare di forma romanzo ma di narrativa. Nei suoi racconti improntati a un realismo verghiano ma più di tutto alla narrativa americana c'è comunque una forte impronta piemontese, nel legame con la propria terra, nell'uso di un linguaggio molto vicino ai contadini e che si riflettono in una prosa molto scorrevole e "parlata".

Fu un intellettuale moderno. La frequentazione antifascista gli costò, nel 1935, l'arresto e la condanna al confino politico, dove trascorse un anno afflitto da profonde crisi di depressione. In questo periodo iniziò a scrivere il diario che in seguito intitolò “Il mestiere di vivere”. 

Nel 1936, tornato in libertà, pubblicò le poesie “Lavorare stanca”,  due romanzi brevi “La bella estate” e “La spiaggia”. Nel 1950, l’anno della sua morte, vinse il Premio Strega con "La bella estate".

I populisti ed il pd. In nessuna parte del mondo la Sinistra si propone di risparmiare sulla democrazia

Il risparmio sulla democrazia

ovunque nel mondo è obiettivo perseguito dell'estrema

destra.

La democrazia non si affronta a sforbiciate.

Il taglio ipotizzato dai grillini col prossimo referendum non si propone di distinguere il grano dal loglio (come qualcuno ha sostenuto in questi giorni), ossia esso non mira a tutelare i migliori e a scartare i peggiori. Punta invece dritto dritto ad avere un cenacolo più ristretto al servizio dei capi di partito, soprattutto se -come sembra- verrà approvata una legge senza l'indicazione delle preferenze, come quella attualmente in discussione. 

Nessun paese del mondo, mentre siamo in piena pandemia, discute della riduzione del numero dei parlamentari; come se fosse il problema più urgente. Da noi questo tema é al primo posto nell’agenda sbilenca dei grillini. Il guaio forse più grave è che il Pd (privo di identità certa come da tempo naviga) irresponsabilmente mostra di volersi adeguare, pur di arrivare all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, fra un anno e mezzo.

I Cinque stelle come condizione per tenere in vita il Conte due vogliono, esigono, la contrazione degli spazi di democrazia (per loro basta infatti la consultazione presso il sistema gestito da Casaleggio per captare le intenzioni del loro elettorato).

Tantissimi costituzionalisti hanno provato a indurre il Pd a puntare sulla modifica del bicameralismo perfetto (quello che attualmente vede Camera + Senato, con ruoli analoghi).  Molti giuristi di Sinistra ritengono infatti pura follia l'inseguire l'incompetenza populista in materia costituzionale. 

La paura di Salvini -sembra di capire- ha spazzato via la coerenza democratica che dovrebbe caratterizzare sempre e comunque la Sinistra politica, in ogni angolo del pianeta.

Quanto sta costando alla sinistra democratica, socialista e riformista la paura di Salvini? siamo certi che continuando a fare cose sbagliate per la paura dell’uomo nero non si rafforzi lui e non si indeboliscano le forze democratiche? 

Un partito che riesce a dividersi (all'interno del pd) anche sulle norme della nostra democrazia che razza di partito é? A cosa serve?. 
Scrive Mauro Del Bue "Ve l’immaginate in Europa un partito socialista, socialdemocratico, laburista trascinato da un partner dell’ultima ora a cambiare a 180 gradi i suoi convincimenti in materia costituzionale e democratica?".

Perché il Pd non sfida i Cinque stelle sul piano della verità? I risparmi vanno fatti su ogni fronte, molto meno però sul fronte della democrazia. Si modifichi piuttosto il bicameralismo perfetto che esiste solamente in Italia.

Contessa Entellina e Territorio. Flash su Santa Maria del Bosco (8)

  L'Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro

ANTONINO G. MARCHESE

Provincia Regionale di Palermo


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Interventi e riforme attuati tra seconda metà del XVII e XVIII secolo; storia del monastero fino ai nostri giorni

1660
   Restauro del campanile e rifacimento di parte della copertura della chiesa per i danni prodotti da un fulmine (R. F. Margiotta, Infra);
risistemazione del coro (R.F. Margiotta, Infra).

1669-'72
  Vengono eseguiti lavori di restauro nel secondo chiostro per la riparazione delle logette (R.F. Margiotta, Infra).

1670
 Data incisa nella cantonata di oriente della nuova chiesa ( A. Schirò, 1894, p. 48).

1682
  Santa Maria del Bosco riesce ad ottenere l'immunità fiscale (G. Lanza Tomasi, 1968, p. 48).

1684
  Il pittore Giuseppe Fiorina dipinge numerosi ornamenti e alcuni affreschi nella vecchia chiesa e nel monastero; si fabbrica il nuovo appartamento abbaziale (R.F. Margiotta, Infra).

1693
Restauro dell'ultimo livello del campanile e della cuspide (R.F. Margiotta, Infra).

1700
  Viene rifusa e accresciuta di dimensioni la campana  centrale, per interessamento dell'abate Giustino Catalanotto da Sambuca (A. Schirò, 1894, p. 55).

1702
  Restauri alla chiesa "vecchia"; affresco della Sala del Refettorio dell'Osservanza  (R.F. Margiotta, Infra).

1714
  Il secondo chiostro è "salicato" con balate del Burgio e abbellito con una fontana (R.F. Margiotta, Infra).

1716
  Data incisa "nei massi riquadri ed intagliati dei pilastri delle Cappelle" dove si legge Pristionae intentioni restituta anno salutis 1716 e in uno dei muri  della grande Cappella di San Benedetto (A. Schirò, 1894, p. 48).

1718
  Data crelativa a un restauro (?), incisa nella cantonata di oriente della nuova chiesa (A. Schirò, 1894, p. 48).

1719
  Data incisa in una delle cantonate della Cappella della Madonna della nuova chiesa, accompagnata dal motto "regulam fecit" (A. Schirò, 1894, pag. 48)

 (segue)
^^00^^
La "PRESENTAZIONE" al volume, che qui sotto riportiamo, è di Francesco Musotto, Presidente della Provincia Regionale di Palermo (2006).

   La bellezza, la memoria, l'appartenenza a una cultura vastissima  che si è fatta pietra, storia, preghiera, avamposto dell'arte e della coscienza. C'è stato questo tra le solide mura dell'abbazia di Santa Maria del Bosco. C'è, soprattutto, il senso del tempo che passa ma non cancella il passato, ed anzi lo nobilita e lo impreziosisce dei frutti dell'attesa. E quei frutti sono cibo per la mente e lo spirito di tutti i cittadinio, in simbiosi tra i luoghi e ciò che di più profondo essi rappresentano.
  La Provincia Regionale di Palermo è da anni impegnata nel recupero e nella salvaguardia dei beni monumentali,  attenta a valorizzare il rapporto stretto che questi hanno con il territorio, per una fruizione pubblica libera ma rispettosa. E' una politica fatta di piccoli passi, ad esempio la riapertura di una chiesa  che torna ai fedeli, come la parrocchia delle Anime Sante di Bagheria, il restauro di un chiostro normanno per molti sconosciuto,  quello del Duomo di Cefalù, il recupero di una torre campanaria simbolo per una comunità, come a Gangi.
  Ma non sono solo cantieri. Dietro, a fianco, c'è anche un intervento culturale capillare, che si realizza in volumi, opere di divulgazione e di studio, documenti.
  Esemplare è la pubblicazione degli atti del convegno sull'abbazia, che nella primavera del 2004, con il patrocinio della Provincia, ha visto partecipare amministratori, addetti ai lavori, storici e semplici appassionati  di diversi comuni.
  A distanza di due anni, come promesso, Palazzo Comityini ha mandato alle stampe la testimonianza scritta di quell'iniziativa, in un libro che ha i toni avvincenti del romanzo e il rigore del saggio. Perchè da una parte racconta le avventure di uno spazio avvolto  dal mistero e dal fascino della contemplazione, e dall'altra propone una formula efficace  e tangibile per la sua tutela e valorizzazione. In questo contesto, dunque,  l'abbazia diventa il paradigma di un bene artistico che si può studiare, rivelare, amare a tutto tondo. Si costruisce anche con la carta, e l'edificio della conoscenza può essere solido come marmo. Se ci sono buone fondamenta.
FRANCESCO MUSOTTO
Presidente
della Provincia Regionale di Palermo

Verso l'autunno caldo. Con politici prevalentemente populisti cosa ci attende ?

Leggiamo sul QdS

 Con la pandemia ben 15 italiani su 100 hanno visto ridurre il reddito del proprio nucleo familiare di oltre il 50%, altri 18 hanno assistito a una contrazione compresa tra il 25 e il 50%. Cittadini alla fame: il 60/70 per cento di chi chiede aiuto per mangiare è italiano.

La Caritas Sicilia sostiene

“ I lavoratori del sommerso che si sono improvvisamente ritrovati senza alcun tipo di aiuto, padri di famiglie numerose per cui non sono sufficienti i sussidi messi a disposizione, e poi ancora anche piccoli imprenditori, salariati che non riescono più a sbarcare il lunario”.

E l'economia ?

La ripresa sarà davvero
faticosa.
Il rischio è l'incompetenza
populista che caratterizza
l'Italia.

Le imprese nella fase acuta della crisi da coronavirus sono state aiutate attraverso tre diverse tipologie di interventi: “le misure di sostegno attraverso 

--il sistema bancario, 

--le agevolazioni tributarie, 

--la sospensione dei versamenti e degli adempimenti di natura tributaria e dei termini in materia di accertamento, riscossione e processo tributario”.

Secondo Bankitalia

Il 22,3% dei siciliani (9,9% in Italia) vive in famiglie in cui non vi è un reddito da lavoro. Lo ha scritto a giugno la Banca d’Italia, precisando che la “quota di famiglie in povertà assoluta, maggiore rispetto alla media italiana, rischia di aumentare ulteriormente a seguito degli impatti dell’emergenza sanitaria; sono state comunque attivate misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito e ai consumi delle famiglie”.

Secondo lo Svimez

Il Pil è “previsto in caduta per quest’anno sull’ordine delle due cifre e se la ripresa per il 2021 non potrà superare il 5%, per quanto riguarda l’occupazione e c'è comunque da sottolineare che ne risulterà accentuata la distanza territoriale. Il recupero sarà concentrato prevalentemente nelle regioni centrosettentrionali (+2,5%) rispetto al Mezzogiorno (+1,3%)”.

26 Agosto

 26 Agosto 1920

Un importante emendamento della Costituzione USA concede alle donne il diritto di voto. Prima che negli USA, in altri 26 paesi le donne avevano già conquisto tale diritto. Il primo Stato a legalizzarlo sono le isole Pitcairn, un arcipelago nell'oceano Pacifico appartenente al Commonwealth britannico. In Italia tale diritto è garantito dal 1946.

Il lungo percorso delle donne italiane verso la piena cittadinanza

Il lungo cammino per l’Uguaglianza
realizzato attraverso il diritto al Voto

La storia della Repubblica coincide in Italia,
 con il primo voto politico femminile. 
(Le donne votarono per la prima
volta alle elezioni amministrative del
marzo del 1946 e quindi al referendum
istituzionale del 2 giugno 1946). 
Se nel 1946 le donne in Italia conseguono i diritti politici resteranno ancora per molto tempo prive della pienezza dei diritti civili, che arriveranno scaglionati e molto lentamente: 

--la tutela delle lavoratrici madri (1950); 

--l’ingresso delle donne nell’amministrazione della giustizia (1956); 

--il divieto di licenziamento per matrimonio (1963); 

--l’abrogazione del reato di adulterio (1968) e poi del delitto d'onore (1981); 

--la legge sul divorzio (1970); 

--il nuovo diritto di famiglia (1975); 

--l’aborto (1978).

--la parità di trattamento di uomini e donne sul lavoro (1977), che ancora oggi stenta a essere pienamente riconosciuta. 

martedì 25 agosto 2020

Estate contessiota. Eventi, costumi, tradizioni, ricette tipiche, abitudini, riflessioni e ... carenza di futuro (6)

 SICILIA

Sono volati stracci dopo l’ordinanza sui migranti annunciata da Musumeci, governatore della Sicilia, sabato sera e dallo stesso firmata l’indomani domenica. Lo schieramento di centro-destra dalle Alpi a Pantelleria è stato tutto intento ad osannare Musumeci mentre il centro-sinistra ad attaccarlo e ad ironizzare sul provvedimento “platealmente e consapevolmente farlocco”.

Musumeci accusa il Governo Conte di creare “campi di concentramento che chiamano tendopoli in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni” e prosegue affermando “aspettiamo la mezzanotte e se i soggetti che sono chiamati a dare attuazione alla mia ordinanza non dovessero farlo a noi rimane solo una strada: rivolgerci alla magistratura”.

Per quanto ci risulta al momento in cui scriviamo non risulta alcuna denuncia ed anzi il governo centrale si propone di ricorrere per far annullare l'ordinanza.

Gli osservatori ritengono che con l'iniziativa di accollare la situazione obiettivamente pesante degli hot spot al Governo, Musumeci si propone di distogliere l'attenzione dei media dalle insufficenze della sua Giunta.

Contessa Entellina

Giornate agostane calde quelle trascorse negli ultimi giorni. Alcune serate sono trascorse sotto la dizione "settimana del libro" con la partecipazione di autori/scrittori siciliani che si sono intrattenuti in colloquio con un intervistatore. Ieri sera nella scalinata che dà sullo spiazzo Greco si è tenuta la rassegna teatrale delle Dionisiache 2020.

Su altro cosa possiamo riferire ?

Il declino

Negli ultimi giorni hanno chiuso battenti, per ragioni varie, un esercizio alimentari/panificio ed un negozio di abbiglioamento. Nel clima vacanziero non staremo a definire i contorni socio-economici entro cui questa corsa verso il declino si svolge. L'abbiamo fatto più volte e ci proponiamo di riprendere le analisi nelle settimane che verranno. Ci permettiamo solamente ricordare che ciascun contessioto via via che scorre il tempo vede accrescersi lo spazio disponibile: altro che distanziamento da coronavirus !

La problematica "spopolamento" non è ad oggi entrata nell'ordine del giorno della politica locale.

Rispolverare un 
antico ricettario locale di
Contessa Entellina, che però rispecchia
usi -riteniamo- dell'intera Sicilia
(primi anni del Novecento)

Pasta al pesto di mandorle 

Ingredienti per 4 persone:
400 gr. di pasta corta
250 gr. di mandorle pelate
1 discreto mazzetto di basilico
1 bicchiere d'olio locale
1 (o 2) spicchi d'aglio
2 cucchiai di formagio grattugiato locale
sale.

Tritare, non troppo finemente, le mandorle con una presa di sale. 
Lavare ed asciugare il basilico; poi pestarlo nel mortaio con lo spicchio d'aglio e una presa di sale. (Verosimilmente oggi molti userebbero il frullatore). Aggiungere il formaggio grattugiato.
Riunire gli ingredienti preparati in una ciotola e incorporare lentamente l'olio. Ammorbidire con un cucchiaio di acqua di cottura della pasta e condire.

Variante: la ricetta evidenzia che in alcune realtà siciliane viene sostituita metà delle mandorle con la stessa quantità di noci oppure di pistacchi. 

25 Agosto

 25 Agosto 1608

Galileo Galilei mostrò al Senato veneziano il funzionamento del primo telescopio rifrattore della storia.

Era composto da un tubo di legno nel quale erano inserite due lenti, una concava e l’altra convessa. La vera rivoluzione in realtà stava nel primo utilizzo astronomico del telescopio, che consentì a Galileo di fare scoperte scientifiche importanti: dai paesaggi della Luna ai satelliti di Giove, dalle stelle della Via Lattea alle fasi di Venere, fino alle macchie solari.

Tutto ciò, unito al fatto che le sue scoperte risulteranno, in seguito, ancor più sensazionali alla luce della limitata portata degli strumenti utilizzati, metterà d’accordo gli studiosi nel far coincidere con questa fase la nascita dell’astronomia.

Esposte nel 1610 nel breve trattato Sidereus Nuncius, le osservazioni astronomiche di Galileo confermarono le teorie eliocentriche di Copernico, facendo entrare lo scienziato pisano nel mirino dell’Inquisizione cattolica, propugnatrice del sistema tolemaico (secondo il quale la Terra era al centro dell’universo).

lunedì 24 agosto 2020

Referendum. Se la democrazia costa alcuni milione in più, la crescita socio-economico-culturale non è mai arrivata dalla demagogia populista

Si vuole risparmiare sulla democrazia.

A volerlo sono coloro che preferiscono, magari,

un uomo solo al comando.

 Il "partito delle burle", quello di Beppe Grillo, si era affermato come primo partito prospettando rimedi miracolosi ( ...l’abolizione della povertà?) che poi ovviamente  si sono rivelati delle semplici prese in giro.

  Adesso il partito grillino (seguito a ruota dai sovranisti di destra) propone la riduzione dei parlamentari  con un referendum che dovrà svolgersi il prossimo 20-21 settembre. Sostengono che si risparmieranno 500 milioni ogni 5 anni e che verrà assestato un colpo alla “casta”, a quei politici che camperebbero succhiando il sangue degli italiani.

  Chi sa fare i calcoli -perchè ha studiato- sostiene che il risparmio del taglio di 345 parlamentari corrisponde a 280 milioni circa per 5 anni. Atteso che in materia di "democrazia" ci si vuole aggrappare ai risparmi, viene da interrogarci sul perchè i grillini rifiutano i fondi del MES ? un finanziamento dell'U.E. che ci farebbe risparmiare ben 500 milioni all’anno ? Ma essi li rifiutano perchè sono gratis.

  Chi sa leggere i giornali sa bene che la casta non siede in Parlamento, bensì negli uffici pubblici, e soprattutto nella pletora di aziende pubbliche, dove i 5 Stelle hanno insediato nei posti di comando tanti loro uomini. Dall'Inps a ...centinaia di consigli di amministrazione.

  Tutti siamo consapervoli che il sistema istituzionale presenta gravi difetti, ma l'avere individuato nella sola riduzione del numero dei parlamentari il miglioramento del sistema è tipicamente da populisti. Il difetto  non sta infatti nel numero di parlamentari, ma nella confusione dei poteri tra i vari livelli di Governo. Il Parlamento funziona in maniera distorta a causa di regolamenti vecchi e della ricerca del consenso attraverso elargizioni pubbliche (sussidi, redditi cittadinanza, etc.). In tutto il mondo i problemi sociali si prova a risolverli attraverso il lavoro. Solamente in Italia i populisti sono al governo e qui gestiscono i soldi pubblici esattamente come facevano cinquant'anni fa i democristiani. 

Servirebbe in Italia 

-cambiare i regolamenti delle camere  

-impedire gli emendamenti nella legge di Bilancio (avviene nei paesi avanzati),

-impegnare i parlamentari sugli indirizzi politici generali e sul controllo dell’applicazione delle leggi 

-e intrattenerli sulle indagini nel funzionamento del paese.

Non intendiamo affatto sostenere che il numero dei parlamentari non si può, ed anzi esso va ridotto. Ma questo deve avvenire nell’ambito di un disegno complessivo di miglioramento del funzionamento delle nostre istituzioni. Non vogliamo nemmeno sostenere che con questa modifica la democrazia sia in pericolo. Sappiamo bene però che tanti cittadini, impauriti e preoccupati del futuro pensano -in questa fase politica- all’uomo forte, pensano a soluzioni immediate e miracolose.  La riduzione del numero dei parlamentari, staccata da qualsiasi altra riforma istituzionale, rischia di dare un ulteriore spinta verso il declino del sistema democratico che invece andrebbe riformato, piuttosto che affossato. 

I 5 Stelle danno a questa riforma il significato del superamento della democrazia. La ritengono vetusta. Accanto alla riduzione del numero dei parlamentari avevano infatti proposto il vincolo di mandato (tutto il potere alle segreterie dei partiti) e il referendum popolare propositivo che avrebbe infatti svuotato la rappresentatività delle Camere a favore della democrazia diretta (i famosi 50 mila votanti iscritti alla piattaforma Rousseau).

Credere che una volta ridotto il numero dei parlamentari si faranno necessariamente altre riforme davvero importanti per migliorare il funzionamento del nostro sistema, visti i precedenti, è una illusione. E questo lo sappiamo tutti, proprio tutti.

 Cosa farà il PD sul referendum, dove regna la solta forte spaccatura nel suo gruppo dirigente ? 

Sabino Cassese, grande studioso costituzionalista, denuncia da tempo la politica  delle mance continue senza che si offrano -come altrove-  opportunità di lavoro. L'Italia -lo dicono in tanti- non è più in grado di sostenere i sussidi continui e non finalizzati all'espansione del "lavoro-produzione", quelli tanto cari ai grillini. 

 Noi la pensiamo come qui sopra riportato e come abbiamo attinto sulla stampa più aperta  del nostro paese. La democrazia è probabile, anzi è certo, che costa più di un regime populista, e costa sicuramente più di una dittatura, di un uomo solo al timone, ma il benessere di un popolo non è mai dipeso dai populisti.