LA STAMPA
"Ma scusi, si metta nei panni: se mi occupano la
casa e mi trovo circondata da estranei che faccio? Erano gli altri che si
spostavano dove mi trovavo io...». Proprio sfortunata Alice Anselmo, 38 anni,
avvocato, docente della Kore di Enna: in Assemblea regionale siciliana ha
cambiato sette gruppi parlamentari in tré anni. Complimenti. È stanca? «Allora
senta, meno male che almeno un giornalista, cioè lei, mi abbia chiamato cosi
posso spiegare ciò che può sembrare strano».
Non si preoccupi: in Italia siamo
abituati ai veloci cambi di casacca. Lei però batte tutti. E in più, alla fine
del gran tour, è diventata capogruppo del Pd. Un partito che da 17 deputati (in
Sicilia si chiamano cosi) è lievitato a 25 grazie alla cavalcata di centristi
Udc e di ciò che resta di Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo. Porte aperte,
perché chiusi si muore di muffa.
Ora nel Pd la record-woman del trasformismo è oggi capogruppo regionale Pd |
Artefice dell'operazione porte e finestre
spalancate è stato il viceré di Renzi in Sicilia, Davide Faraone
(sottosegretario all'Istruzione): un grande patto con il governatore Rosario
Crocetta e il segretario regionale del Pd Fausto Raciti (seguace di Cuperlo).
Accordone che ha portato la Anselmo al vertice del Pd. Allora, ci spieghi come
ha fatto a cambiare più di due gruppi all'anno.
«Intanto una precisazione: non
sono sette ma sei i gruppi in cui sono transitata. Mi viene attribuito il
passaggio nel Megafono (Movimento creato dal governatore, ora sciolto ndr), ma
io sono stata eletta nel listino di Crocetta in quota della lista civica il
Territorio. Quando entro all'Ars mi iscrivo a questo gruppo. Ad un certo punto
il leader di questo movimento, Nello Di Pasquale, se ne va e diffida me e gli
altri 3 deputati a utilizzare il nome. Cosa potevamo fare? Ci siamo chiamati
Democratici e Riformisti. Intanto comincia una marcia di avvicinamento da altri
gruppi, prevalentemente dall'Udc e dal centrodestra. Succede che trovo a casa
mia persone che non conoscevo, con i quali non avevo nulla a che fare». Ma
eravate tutti nel centrosinistra a sostegno di Crocetta: perché cercare un altro
gruppo abbandonando i Democratici e Riformisti?
«Non erano chiare le loro
intenzioni e allora sono passata prima ai Drs dell'ex ministro Cardinale e poi
all'Udc. All'Udc rimango un anno ma a livello nazionale questo partito fa una
svolta verso centrodestra e io, che sono di centrosinistra, non posso più
rimanere in quel gruppo».
Scusi, c'è qualcosa che non quadra: lei va via dai
Democratici e Riformisti perché arrivano quelli dell'Udc ma poi si iscrive al
gruppo dell'Udc. Quanto alla svolta a destra dell'Udc, non se n'è accorto
nessuno.
«Guardi io non sono una voltagabbana: ho sempre seguito una linea
retta ovvero il sostegno a Crocetta».
Va bene, vada avanti.
«Allora, lascio
l'Udc e mi iscrivo al gruppo Articolo 4 formato dal compiante Lino Leanza (ex
uomo di Lombardo ndr) e guidato da LUCE Sammartino (anche lui proveniente
dall'Udc ndr)».
Sammartino si avvicina a Faraone e vi porta tutti nel Pd e lei
diventa renziana.
«Giusto, ma ora rappresento tutto il partito».
In questo gioco
del Monopoli, dopo avere fatto il giro di tutte le caselle, passerà al via a
ritirare i soldi?
«Io sono partita dalla casella vicolo stretto e ore sono
arrivata alla casella Parco delle Vittorie: qui mi fermo».
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