La situazione finanziaria di molti comuni siciliani è davvero nera, anzi in rosso.
I comuni in verità, restando nel mondo dei colori dell'arcobaleno, sono al verde.
Il Comune di Contessa da quattro mesi non paga i suoi dipendenti, avendo preferito pagare i fornitori a cui lo obbligavano i contratti stringenti.
Sulla gestione dei conti del nostro Comune torneremo in una prossima occasione, per oggi esaminiamo il quadro più complessivo, quello generale della finanza pubblica nella Sicilia dell'ex rivoluzionario Rosario Crocetta.
La Sicilia della rivoluzione
è finita in ....
Prospettive
finanziarie drammatiche per i Comuni Siciliani e difficoltà di rendicontazione
dei Fondi europei entro il 31 dicembre con il rischio che dovranno restituirsi
milioni e milioni di euro di fondi europei, disponibili con la programmazione
2007-2013.
E'
quanto emerso nell'incontro tra il vice presidente dell'Anci Sicilia, Paolo
Amenta, con l'assessore regionale all'Economia, Alessandro Baccei.
Con
Amenta, c'era anche una delegazione di sindaci che hanno rappresentato il
quadro drammatico degli enti, senza liquidità e con circa 540
milioni di euro ancora da ricevere per il 2015 sui 675 spettanti.
Una
situazione che manderà in dissesto la quasi totalità dei Comuni, e con essi
quanti hanno rapporti con la pubblica amministrazione, quindi imprese,
fornitori di materiali e di servizi.
E
proprio i servizi saranno i
primi a saltare, poi i precari, per i quali la Regione, su 200 milioni del Fondo di riequilibrio
per il personale, quest'anno è riuscita a trasferirne solo 80. Una somma insufficiente, così come so,no insufficienti i 55 milioni di quota
corrente, ricevuti sui 360 di diritto, mentre neanche un centesimo è arrivato
dei 115 milioni relativi alla quota in conto capitale di cui invece, sino a
ieri mattina, i sindaci e l'Anci hanno chiesto la liquidazione.
L'assessore
Baccei ha reso noto che è in corso la trattativa con lo Stato per i conti 2016 che, con una modifica
statutaria, il prossimo anno dovranno garantire i trasferimenti ai Comuni.
«Ma
per l'anno in corso, che si sta chiudendo nel modo più nero - aggiunge Paolo
Amenta - l'unica cosa che siamo riusciti ad ottenere è la promessa di una
ricognizione dei conti dei vari Dipartimenti, per verificare l'esistenza di
spazi finanziari da trasferire ai Comuni. Quindi, ad oggi, siamo al punto di partenza.
Stessa cosa per quanto
riguarda il rischio di dover
restituire all'UE i finanziamenti dei Fondi strutturali, per le difficoltà più volte denunciate nella
rendicontazione. Parliamo di 1,2
miliardi di euro. Baccei ha confermato
che ad oggi non c'è in programma nessuna proroga, anche se domani a Roma,
nell'incontro Stato-Regione per le garanzie dei conti 2016, si tratterà anche
di questo».
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