In Europa si perdono, ogni ora, undici ettari di terreno e
l'Italia - dice l'Ispra - contribuisce per circa 1 /5 a questo consumo, con la
perdita irreversibile di 6-7 metri quadrati al secondo.
Il 33% dei suoli a livello mondiale è degradato, afferma
l'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale, e ci vogliono fino a
1.000 anni perché 2-3 centimetri di suolo possano riformarsi. Il suolo in tutto
il mondo è dunque in pericolo, ma il suo deterioramento non è
irreversibile.
Servono una gestione sostenibile e tecnologie appropriate,
dice la Fao. Uno spiraglio di ottimismo che arriva dall'Organizzazione per
l'alimentazione e l'Agricoltura dell'Onu in occasione della Giornata
mondiale del suolo, che si è celebrata oggi e che chiude l'Anno
intemazionale che l'Onu ha dedicato a questo elemento essenziale «per produrre
colture ricche di nutrienti, pulire decine di migliaia di chilometri cubi di
acqua ogni anno.
Monte Genuardo |
In Italia, spiega il Wwf, sono urbanizzati 10 chilometri di
costa all'anno e sotto assedio sono anche i parchi.
Se la conversione urbana e il consumo del suolo continuano ai
ritmi che abbiamo seguito per 50 anni, rischiamo di avere altri mille km
quadrati di territorio urbanizzato nel prossimo decennio, pari alla sparizione
dell'intero Agro Pontino.
Le nostre città «saranno messe sotto pressione dal
riscaldamento globale anche per come sono pianificate e costruite», sottolinea
l'associazione del Panda spiegando che oggi la superficie urbanizzata pro
capite è di circa 350 mq per abitante e che gli insediamenti urbani sono le
aree a maggior rischio.
Il destino del terreno "divorato" da crescita
demografica, industrializzazione e cambiamento climatico può cambiare «se i
Paesi si impegnano a promuovere pratiche di gestione sostenibile e uso di
tecnologie appropriate», assicura un nuovo rapporto elaborato dal Gruppo
Tecnico Intergovernativo della Fao. Una gestione sostenibile, ha rilevato il
segretario generale dell'Onu, Ban-ki Moon, in un messaggio, deve essere
«ancorata a una buona governance e ad investimenti mirati».
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