L’Italia
prova a diventare un paese più moderno ed efficiente, scrivno i giornali.
Fra
pochi giorni i comuni saranno chiamati ad avviare l'Anagrafe nazionale della
popolazione residente (Anpr).
L'Anpr è l'Anagrafe unica, che sostituirà le
8.100 Anagrafe Comunali attualmente esistenti.
Si
parte con una fase di sperimentazione per poi gradualmente sostituire tutte le
anagrafi comunali del Paese.
Il
progetto Anpr porterà novità in ambito pratico e burocratico: tra tutte, i
certificati anagrafici si potranno richiedere e rilasciare da qualsiasi
sportello anagrafico italiano, con un notevole vantaggio in termini di
efficienza.
Nella
prima fase dell’iniziativa un ruolo importante lo avranno le aziende produttrici
di software che dovranno dare un grande contributo al raggiungimento di questo
obiettivo nazionale, supportando gli Uffici demografici dei singoli Municipi nella
bonifica incrociata delle banche dati
-dell'Anagrafe
comunale,
-dell'Agenzia
delle entrate
-e
dell'Ina
-
e nel successivo passaggio in Anpr nel più breve tempo possibile.
Secondo
la Direzione centrale dei servizi demografici, sebbene attualmente siano
presenti ancora alcune criticità del sistema Anagrafe nazionale della
popolazione residente, quest'ultima dovrà essere ultimata nel 2016.
L'Anagrafe
nazionale si interfaccerà con le banche dati dell'Agenzia entrate, la
Motorizzazione, l'Inps e sarà integrata con Istat, Stato Civile e Leva.
Un
ulteriore passo verso un'Italia sempre più digitale e che contribuirà,
indirettamente, a restringere l’area dell’evasione fiscale. Circostanza che
dovrebbe sensibilizzare i Comuni.
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