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giovedì 24 dicembre 2015

Natale 2015. I cristiani festeggiano ... ma tutti sanno cosa festeggiano ?


Luca 2, 1-7
                               È nato oggi per voi il Salvatore.
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«Il Messia entra in questa storia, nella storia degli uomini, storia di potere e di male
come colui che serve, 

come povero che non ha dove posare il capo.

Entra nella storia del mondo per guidare i nostri passi nella via della pace,
alla ricchezza sostituì la povertà,
al potere il servizio,
alla superbia l'umiltà.


Così -ancora oggi- si oppone radicalmente al potere del male e lo vince,
creando in sé lo spazio del regno di Dio;
Egli -ancora oggi- cambia i criteri dominanti.


Proprio per questa sua nascita in povertà, 

impotenza e umiltà
Egli è il messia liberatore,  

Egli è Figlio di Dio»

Silvano Fausti SJ
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La descrizione dei primi versi del Vangelo di San Luca sulla Natività è costruita su un contrappunto tra il potere di Cesare Augusto e il potere di Dio.
Quello di Cesare Augusto è il primo potere globale che ci sia stato sulla terra; 


tutto il mondo allora conosciuto era stato posto sotto un unico padrone e questo padrone si proclamava: il divino Cesare Augusto.
Il censimento, il primo censimento della Storia dell'uomo, consisteva nell’iscrivere tutte le persone in modo che pagassero le tasse e prestassero i servizi, compreso quello militare.

Il censimento non rappresenta altro che la consumazione del potere; 


c’è un padrone -Cesare Augusto- che finalmente ha tutto nelle mani e quel Potere, agli occhi degli uomini,  è Divino. 

Contemporaneamente appunto, mentre il Potere si autoesalta, si dilata, diventa globale, pone col censimento le mani su tutti e su tutto, c’è il potere di Dio che si presenta in umiltà, invece che autoesaltarsi, si fa addirittura humus, uomo, invece che dilatarsi si restringe, si fa piccolissimo; 

la sua globalità, il suo valore per tutti è nell’essere concreto e singolo e invece di avere in mano tutti, si mette nella mani di tutti come un bambino.


Il Contrappunto

Mentre Dio, esattamente, si presenta come piccolo, la sua grandezza è essere piccolo, affascinante, sì, fasciato, avvolto in fasce, tremendo, sì, perché tremante, su una mangiatoia.

Tutto e'  costruito su questo contrappunto tra il potere dell’uomo che si esalta e scoppia, come la rana che si gonfia, e Dio che si fa piccolo, piccolo come una punta di spillo per pungere questo pallone gonfiato del male e proprio così salva l’uomo dal male.

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