La cronologia degli eventi locali del
periodo 1921 - 1940, recentemente pubblicato da "ilcontessioto", è
stata messa a disposizione dei lettori come strumento utile per stimolare, con
le fonti che ciascuno ha a disposizione, l'approfondimento degli argomenti di
particolare interesse. Di seguito sono brevemente riportati testi e fonti utili
a tal scopo, in parte già pubblicati da "IlContessioto",
"L'Araldo" e dall' Associazione Culturale "Nicolò Chetta",
testi disponibili per la consultazione presso la sede del Centro Culturale
Parrocchiale (tra parentesi titolo del documento da consultare).
Nel periodo preso in
considerazione merita di essere conosciuta l'attività religiosa, culturale e
sociale svolta dalle suore basiliane nel corso dei 60 anni di presenza a
Contessa (1937 -1997).
La Congregazione delle Suore Basiliane
"Figlie di S. Macrina" fu fondata nel 1921 a Mezzojuso,
comune siculo-albanese, dalle sorelle
Elena ed Agnese Raparelli, nate a Grottaferrata, dove, da circa mille
anni, ha sede la famosa Badia Greca.
Sotto la guida spirituale di padre Nilo Borgia, jeromonaco della Badia, le due
sorelle maturano non solo la vocazione religiosa ma anche l'idea di fondare un nuovo istituto
per formare delle religiose da destinare all'apostolato presso le
popolazioni di rito bizantino dell'Italia e del vicino Oriente.
Elena prende il nome di suor
Macrina e, per tutta la sua vita come
Madre Generale, guida la Congregazione "Figlie di S. Macrina". Agnese
prende il nome di suor Eumelia e, per
molti anni, assolve principalmente sia il delicato incarico di Maestra delle
novizie sia di Assistente Generale.
L'opera di apostolato nelle parrocchie, di assistenza,
di educazione e di istruzione dei bambini e dei giovani negli asili, nelle scuole e nei collegi e l'assistenza
agli ammalati, agli anziani ed agli invalidi, da Mezzojuso é estesa dalle suore
basiliane, negli anni successivi, in
altre Comunità italo-albanesi o località
in cui sono presenti emigrati o
istituzioni arbëreshë (tra
parentesi l'anno di apertura delle case filiali): Palazzo
Adriano (1924), Acquaformosa (1931), Piana degli Albanesi (1935),
Contessa Entellina (1937), S. Giorgio Albanese (1946), S. Sofia d'Epiro (1947),
S. Cosmo Albanese (1949), Badia Greca di Grottaferrata (1954), Seminario di
Piana degli Albanesi (1954), S. Costantino Albanese (1955), Cosenza (1959),
Palermo (1962) Frascineto (1962), Civita (1963), Seminario di Grottaferrata
(1963), Cantinella di Corigliano (1966). Nel 1969 il Noviziato delle suore basiliane viene trasferito da
Mezzojuso a Grottaferrata.
Le suore basiliane sono
state presenti, dal 1939 al 1946, anche in Albania con due case filiali (Fieri
e Argirocastro), dove sono tornate di
nuovo nel 1992, aprendo una casa a Gurëz
(Laç).
Da qualche anno (1980) sono
presenti anche nel Kossovo, a Bec ed a
Stubla, e dal 1992 anche in
India.
60 anni di
presenza (1937-1997) a Contessa delle Suore Basiliane
Il
26 agosto 2007, domenica, una giornata culturale è stata dedicata a "60
anni di presenza (1937-1997) delle Suore Basiliane di S. Macrina a Contessa: contributo nel campo dell'educazione e
dell'istruzione" con un momento religioso (Divina Liturgia), un momento sociale (incontro degli
ex alunni dell’asilo con le suore, un momento culturale (mostra fotografica). Numerosi i presenti
all’iniziativa, che ha registrato anche qualche momento di commozione. Con
questa iniziativa Contessa Entellina ha voluto ringraziare ufficialmente le
Suore Basiliane per il significativo apporto dato alla educazione ed all’istruzione
di tanti contessioti (oltre 1100 bambini hanno frequentato il loro asilo,
hanno curato il catechismo di centinaia di ragazzi e ragazze, hanno
organizzato molti corsi professionali
per le giovani, ecc.). La loro presenza a Contessa quindi è certamente un
contributo significativo per la crescita religiosa, sociale e culturale di
alcune generazioni di contessioti.
Hanno
fatto parte della comunità delle Suore Basiliane anche alcune suore nate a
Contessa Entellina, di cui vengono riportate brevi notizie di seguito.
Suor
Alessandra Lala,
chiamata al secolo Antonina, figlia di Nunzio e di Francesca Lala, nacque a
Contessa Entellina il 17 aprile 1907. Conobbe le Suore Basiliane e si sentì
attratta alla vita religiosa; ma essendo la più grande di famiglia, dovette
indugiare l’ingresso in Istituto: nel 1935 entrò in Istituto ed emise la
professione religiosa il 2 febbraio 1937.
Sin dall’inizio della sua vita religiosa
si distinse per l’attaccamento all’Istituto, per lo spirito di sacrificio, di generosità, sottomissione e di carità verso
tutti. Nel 1939 partì per l’Albania per aiutare le consorelle negli
Ospedali militari di Fieri e Argirokastro.
Rientrata in Italia nel 1946, rimase
nella casa-madre di Mezzojuso per svolgere l’ufficio di portinaia. Ammirevole
fu il servizio di assistenza prestato a Suor Agata durante la sua malattia,
come pure l’assistenza alla Signora Tavolacci, vedova. Barcia, che in seguito
divenne benefattrice dell’Istituto con la donazione del terreno di Serradalfio.
Era piena di carità verso tutte e tante
volte si metteva in ginocchio e chiedeva per sé la penitenza che si voleva
imporre a qualche novizia. Non poteva vedere soffrire nessuno ed era molto
generosa con tutti. Chiedeva con insistenza di dare ai poveri ciò che era a
loro necessario ed agli operai che lavoravano nella costruzione della casa di
Palermo, otteneva dalla madre di mandare i viveri per aiutare le loro famiglie.
Nel 1962 venne trasferita a Palermo, per
dare un valido aiuto alla nascente opera della nuova casa di Viale dei
Picciotti, inaugurata proprio in quell’anno.
Il
25 Marzo 1964,
grande e santo mercoledì, prima di andare a Mezzojuso per partecipare alle
funzioni religiose della Settimana santa, nel salutare le sorelle chiese a
tutte perdono. Durante il viaggio, un grave incidente la rovesciò dal pulmino
riportando una mortale frattura alla nuca.
Fu
subito soccorsa, ma inutilmente perché, giunta all’Ospedale, aveva già perduto
i sensi e la conoscenza. Appena ricevuta l’unzione degli infermi, cessò di
vivere. La sua morte improvvisa ha lasciato un’amarezza e dolore profondo nelle
consorelle.
Suor
Germana Lala, al secolo Giuseppina, nacque a Contessa Entellina da Nunzio e Francesca Lala, il 10 febbraio 1915. Compiuto il noviziato,
fece la sua Professione il 2 febbraio 1940. Nello stesso anno andò missionaria
in Albania e prestò servizio e assistenza infermieristica nell’Ospedale Civile
di Argirokastro e poi nell’ospedale Militare della
Krasta (Elbasan). Svolse questa
missione con senso religioso e umanitario. Rientrata in Italia, Fu sempre
pronta a qualsiasi mansione affidatale dai Superiori e si distinse per capacità
e disponibilità.
Nel 1958 Suor Germana con Suor Marcella
Sabella si recò negli Stati Uniti per raccogliere fondi e completare i lavori della casa-madre.
Nel capitolo generale del 1961 venne
eletta Economa Generale della Congregazione, incarico svolto per circa venti
anni con buone capacità amministrative e organizzative. Nel 1977 si recò in
Kosovo per aprire una Missione in quel paese, a Peja e a Bec. Nel 1982, fu
trasferita a Cosenza come responsabile dell’Istituto “Sacra Famiglia”, casa di
accoglienza per handicappate e anziane e dopo breve tempo, nuovamente venne
trasferita a Contessa Entellina per dirigere il Convitto che ospitava minori a
rischio. Avanzata negli anni e gracile nella sua salute, nel 1997 lasciò
Contessa per ritirarsi a Mezzojuso, dove
cessò di vivere il 29 maggio 2000.
Suor
Nicolina Mustacchia, al secolo Paola, nacque a Contessa Entellina il 21.12.1914. All’età di
trentadue anni entrò tra le Suore Basiliane di Mezzojuso. Compiuta la sua
formazione religiosa, il 26 settembre 1949 emise la sua Professione dei S. Voti religiosi. Svolse servizio di cucina
in varie case della Congregazione (Seminario di Piana degli Albanesi, Badia Greca
di Grottaferrata. S. Giorgio Albanese )
Colpita da un ictus cerebrale, perdette
la vista dell’occhio sinistro,
ristabilitasi alquanto, cercò di riprendere il suo lavoro, anche se le forze
fisiche non glielo consentivano efficacemente.
Gli ultimi anni della sua vita, venendo
ormai meno la sua salute, si ritirò
alla casa-madre, per una maggior cura ed assistenza, dove cessò di vivere il 22 settembre 1996.
Di
seguito sono riportati i nome delle suore Basiliane, che hanno svolto il loro apostolato a
Contessa Entellina dal 1937 al 1997: suor Costantina Alongi - suor Metodia
Alongi - suor Faustina Baffa - suor Partenia Barcia - suor Margherita Bisulca -
suor Melania Brancato - suor Lorenza Burriesci - suor Dorotea Campanaro - suor Margherita Canzoneri - suor
Giovanna Cuccia - suor Giuliana Cusimano - suor Stefanina Dorsa - suor Arsenia
Di Bartolo - suor Vittoria Guarneri - suor Odigitria Guzzetta - suor Elisabetta
Iuele - suor Germana Lala - suor Michelina Magnate - suorAnna Manfredi - suor
Teresa Marino - suor Giustina Matranga - suor Isidora Miciletta - suor Silvia
Muscarello - suor Elena Patitò - suor Giuseppina Piro - suor Caterina
Scornavacca - suor Andreina Servidio - suor Basilia Sfregola - suor Laura
Topalli - suor Paolina Vallone - suor Tecla Venezia - suor Agostina Perri.
* *
*
La presenza a
Contessa il 7 settembre del 1936 di papas Iosif Papamihali
di Elbasan (Albania), martire albanese, offre l'occasione di ricordarlo per
non dimenticare i numerosi laici, sacerdoti e religiosi, che per la loro fede furono
condannati a morte ed ai lavori forzati durante la dittatura comunista in
Albania. (Di seguito testo estratto da un pieghevole stampato e diffuso per
farlo conoscere e tenere viva la sua testimonianza di martire della Chiesa
albanese).
"Il
sacerdote cattolico di rito bizantino, papas Sifi Papamihali, nacque ad
Elbasan nell'ottobre 1912. Dall'archimandrita Pietro Scarpelli, missionario in
Albania dell'Eparchia di Lungro, fu scelto tra i suoi compagni giovanetti, per
essere avviato, quale aspirante della vita sacerdotale, nel Pontificio
Seminario "Benedetto XV", presso la Badia Greca di Grottaferrata. Fu
accolto dal Rettore di allora, jeromonaco Isidoro Croce. Nei cinque anni, che
trascorse nel Seminario, il suo comportamento nella pietà, nello studio e nella
condotta, fu lodevole. Da Grottaferrata passò al Pontificio Collegio Greco di
S. Atanasio in Roma, dove compì gli studi di Filosofia e di Teologia.
Al
termine degli studi teologici fu ordinato sacerdote da Sua Eccellenza mons.
Giovanni Mele, vescovo dell'Eparchia di Lungro, il primo dicembre 1935, nella
chiesa di S. Atanasio in Roma. Lasciò il Pontificio Collegio Greco nel luglio
1936. Il novello Levita fu accolto con sentimenti di giubilo dalla Delegazione
Apostolica in Albania e gli fu assegnata, per il suo apostolato tra le anime, la chiesa di S. Pietro in Elbasan. Con fervore e diligenza si dedicò alla
guida spirituale dei suoi fedeli. Fu per loro, come ricordano ancora oggi gli
anziani di Elbasan, un giovane Padre di Spirito ed un premuroso Cooperatore
delle famiglie, nel risolvere i problemi e per il disbrigo di pratiche di
assistenza e di lavoro.
Nel
1945, con l'ascesa in Albania del Comunismo, papas Sifi Papamihali perché era sacerdote, fu
arrestato e condannato ai lavori forzati….Fu inviato nel territorio della
città di Korça, nell'estesa pianura di Maliq….Il lavoro forzato assegnato agli
infelici condannati era di bonificare la palude. Dovevano lavorare per lunghe
ore nel territorio acquitrinoso, malsano ed infestato di tanti insetti. Gli
strumenti di lavoro erano rudimentali; non veniva loro dato un nutrimento
adeguato; la temperatura a volte era glaciale. Il giovane sacerdote resistette
per alcuni anni. Era il 26 ottobre del 1948,
quando, distrutto nel suo fisico, non
riuscendo più a sostenersi, cadeva nel fango. Non fu dato ordine di
risollevarlo, ma di ricoprirlo con lo stesso fango e di seppellirlo vivo nella
stessa area del suo ultimo lavoro.
Suo
fratello Kostaq,
nato ad Elbasan nell'anno 1919, a Tirana, nel 1952, fu condannato a morte
per fucilazione, perché fratello di un sacerdote. La Chiesa cattolica bizantina
in Albania si è arricchita di due gloriosi martiri, che intercedono presso il
Signore, affinchè abbia pietà di quella nobile, ma così lungamente martoriata
Nazione."
(Conoscere
Contessa 5: periodo 1921 - 1940, continua)
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