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sabato 2 dicembre 2023

L’Italia. Il Paese che non vorrebbe immigrati, ma ai cui abitanti piace emigrare

 È stato pubblicato il rapporto annuale del Censis, e va subito detto, non mostra nessun entusiasmo per il Paese, per l’Italia.

 Per gli italiani non esiste comparto di vita pubblica che sia positivo. Per essi tutto nel Paese è visto in situazione di emergenza.

   Scorrendo alcuni aspetti: 

= = l’84% degli italiani è impaurito dal clima impazzito, 

= = il 73,4% teme per il futuro del Paese per i suoi problemi strutturali, 

= = il 73% è convinto che per via degli sconvolgimenti globali arriveranno in Italia sempre più migranti e come è sempre accaduto non sapremo come gestirli, 

= = il 53% teme il collasso finanziario dello Stato, 

= = il 60% ha paura dell’esplosione di un conflitto globale,

= = il 50% è convinto che non abbiamo abbastanza difese contro il terrorismo. 

L’istituto di ricerca, nonostante le tante paure segnalate dall’indagine, rileva che purtroppo nulla smuove i cittadini (gli italiani) da una situazione che appare da «sonnambuli», da gente che appare sprofondata in un sonno che li rende «ciechi davanti ai presagi».

Il Censis tiene a mettere in evidenza i dati più rilevanti, che sono uno dopo l’altro sempre preoccupanti per un Paese avviato ad apparire stanco ed anziano.

Nel 2040 le coppie con figli saranno appena il 25,8% del totale. 


L'Italia è il 3° Paese in UE e il 24° al
mondo p
er popolazione residente. 
Al 2021, contava una popolazione
di circa 59,2 milioni di individui
.
 ► Dal 2007 le nascite sono
costantemente calate.
L'Italia è un Paese che invecchia
e che vede diminuire
costantemente il
numero di residenti dal
2014, nonostante l'immigrazione.





Nel 2050 l’Italia sarà con 4,5 milioni di residenti in meno (pari alla somma di due città come Roma e Milano).  Nello stesso tempo ci saranno, verranno meno 3,7 milioni di persone con meno di 35 anni e aumenteranno di 4,6 milioni le persone con più di 65 anni, di cui 1,6 milioni con più di 85 anni. 

Il tutto -in proiezione- vuole dire che nel 2050 si stimano 8 milioni di persone in età attiva (lavorativa) in meno, col conseguente impatto negativo sul sistema produttivo che già’ ai nostri giorni, in questi giorni gli esperti di statistica e gli economisti registrano nella variazione negativa del Pil del secondo semestre dell’anno (-0,4%) e nella stagnazione dell’economia registrata nel terzo trimestre. Ed ancora nella riduzione dell’1,7% degli investimenti fissi lordi.

Cosa resiste.

Storicamente siamo stati un Paese di emigranti: e purtroppo continuiamo ad esserlo e lo saremo ancora. Il Censis ci fa sapere che ad oggi 6 milioni di italiani sono residenti all’estero, pari a più del 10% della popolazione globale. E questi numeri (nonostante i tanti che non tollerano i flussi immigratori che arrivano dal Sud del mondo) sono ben superiori a quelli dell’immigrazione: sono infatti 5 milioni gli stranieri residenti in Italia, pari all’8,6% della popolazione. 

 Gli italiani che si sono stabiliti all’estero sono aumentati del 36,7% negli ultimi dieci anni, ovvero sono quasi 1,6 milioni in più. Ad espatriare di più sono i giovani tra i 18 e i 34 anni, 36.125 nel 2023.

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