Wealth of Nations
=La ricchezza delle nazioni
La ricchezza delle Nazioni. Il primo testo di Scienza economica fu stampato appena duecentocinquanta anni fa. Fino a quel tempo il governo dei sistemi produttivi non esisteva, tutto restava nella competenza dei proprietari terrieri (i baroni) e nella abilità degli artigiani, ma non esisteva alcuna teoria o visione dei cicli socio-economici, ne’ esisteva il comparto produttivo industriale.
Trascorsero pochi decenni e fu inevitabile che nel sistema di governo economico di tipo liberale dovessero scorgersi i caratteri di supremazia che da esso veniva assegnata ai detentori della ricchezza, sulla scorta appunto degli studi classici diffusi da Adamo Smith. In contrappeso alla scuola di scienza economica liberale, già ai primi dell’Ottocento, sorse pure la scuola teorica di impronta socialista, sviluppatasi inizialmente in Germania. Quell’iniziale confronto culturale fra le due scuole fu improntato al metodo deduttivo (un confronto di storie delle idee). Poi, con la diffusione dell’insegnamento della disciplina dell’economia nelle Università, all’inizio del Novecento, accanto alla disciplina di Scienza economica (= come funziona il sistema economico) venne affiancato l’insegnamento della “Storia delle dottrine”, quasi come una sorta di aggiunta alla Scienza economica.
Rispetto agli iniziali presupposti scientifici di Adamo Smith l’Economia è divenuta, ai nostri giorni, una sorta di strumentario teorico da cui gli odierni economisti sviluppano concetti e metodi di applicazione del loro apparato tecnico. Prevalgono, come in tutti gli spettri scientifici del sapere umano, studi speciali su aspetti prima trascurati dal pensiero.
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Alla premessa a modo panoramico riportata sopra, seguiranno delle ulteriori pagine con cui tratteggeremo aspetti politici e sociali, oltre che economici, con l’intento di fornire agganci a chi -ai nostri giorni- si dedica alla politica ed intende sul serio incidere nell’intento di migliorare la società entro cui vive.
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