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Facendo riferimento su alcune date, che consideriamo fondamentali, di scoperte, di guerre, di eventi basilari, ci piace ripercorrere, di volta in volta sulle pagine del Blog quelle che fanno:
riflettere,
immaginare
e ricordare.
Anno “o”
Oggi, nella gran parte del pianeta si usa come punto di riferimento temporale la nascita di Gesù Cristo, che viene considerato l'anno zero. Anno “0”, che non appartiene a nessun secolo, ma sta al centro, fa da spartiacque fra il prima ed il dopo Cristo.
Con quella nascita i cristiani, persone convinte che Gesu’ di Nazaret fosse il Cristo (Messia) e che lo avevano conosciuto, come gli apostoli, o che non lo avevano mai incontrato, ma erano stati influenzati dai suoi insegnamenti, come gli evangelisti Marco e Luca, o che affermarono di avere avuto rivelazioni mistiche della sua natura divina, come Paolo di Tarso, che favorirono la fondazione di comunità cristiane, o “chiese”, dopo la loro conversione, fissano il conteggio del tempo come anno “1”.
La datazione della nascita all'anno 1 a.C. è però con molta probabilmente frutto di un errore compiuto nel VI secolo dal monaco Dionigi il Piccolo: oggi la maggior parte degli studiosi colloca la nascita di Gesù tra il 7 e il 6 a.C..
Quell’anno “0” (indipendentemente dalla sua esatta decorrenza) porta un nuovo, diverso e rivoluzionario senso della vita. Non solo ha ispirato le grandi cattedrali europee e le magnifiche opere d'arte e musicali, ma anche lo sviluppo delle leggi, dell'etica, delle scuole, delle università, delle biblioteche e degli ospedali grazie ai quali l'Europa è lentamente uscita dall’evo antico e dal medioevo, fino ad arrivare, ai nostri giorni alla contemporaneità.
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