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venerdì 29 dicembre 2023

Il Regno di Sicilia. Dal XIV al XVI secolo (2)

 Dai Vespri siciliani ai Peralta-Cardona


Nato nel 1272 da Costanza di Hohenstaufen e
da Pietro III di Aragona, Federico giunse in
Sicilia all’età di soli nove anni. Divenne re
dopo la cacciata degli Angioini dall’Isola,
prima con il nome di secondo poi di terzo,
come segno di continuazione della
dinastia sveva. Regnò durante la Guerra
del Vespro, in un periodo politicamente
complesso e travagliato.

L’11 dicembre del 1295 il Parlamento siciliano,
 lo proclamò re di Sicilia.
Fu incoronato nella Cattedrale di Palermo
il 25 marzo del 1296 con la contrapposizione
delle famiglie Chiaramonte, Peralta, Moncada,
Ventimiglia e Palizzi.






 Il tracciato storico che ci proponiamo di sviluppare prende avvio dai cosiddetti Vespri Siciliani (1282), quella rivoluzione che vide i siciliani cacciare i dominatori francesi (gli angioini) e poi, attraverso alcune ulteriori vicende “politiche”, transitare sotto il dominio dei re aragonesi. Monarchi aragonesi (poi … spagnoli) che ritroveremo ancora su altre pagine del Blog quando rifletteremo sulle vicende storiche degli arbereshe venuti a stanziatisi in Sicilia (nei decenni compresi fra la seconda metà’ del XV e la prima metà XVI Secolo).

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L’intento è di esplorare il modo di funzionamento  del regime e del modo di operare baronale del dopo Vespri siciliani e più precisamente quello caratterizzato dal regno di Federico III d’Aragona, il re insediatosi dopo l’avvenuta cacciata dall’Isola degli angioini francesi.

Gli storici, fra cui Francesco Renda, puntualizzano che il nuovo re aragonese -Federico III d’Aragona- essendo proveniente dalla dinastia Aragonese avrebbe dovuto chiamarsi nel Regno di Sicilia, Federico I di Aragona, però nell’ottica ereditaria va ricordato che la madre -Costanza- era figlia di Manfredi d’Altavilla e conseguentemente nipote del grande Federico II di Svevia, da qui il titolo assunto dall’aragonese fu quello di Federico III. In lui, in fondo, conviveva sangue svevo e sangue aragonese.

Avverrà, già con Federico III, che l’Isola entrerà a pieno titolo operativo e pratico nel sistema baronale-feudale che la caratterizzerà per troppi secoli attraverso pochi correttivi fino ai Cardona e poi, ancora, fino a … ieri.


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