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sabato 30 dicembre 2023

Un Personaggio

 Demetrio Dianich: e’ uno dei più noti teologi italiani. Ha dedicato la sua ricerca al tema della Chiesa e, più di recente, a quello dei rapporti fra teologia e arte. Nel 1967 è stato tra i fondatori dell’ATI, la Associazione teologica italiana, diventandone presidente dal 1989 al 1995. Docente di ecclesiologia alla Facoltà teologica di Firenze, dal 2011 è anche vicario episcopale per la pastorale della cultura e dell’università nella diocesi di Pisa, nonché direttore spirituale nel seminario arcivescovile.

Nascita: 1934


La sopraffazione 

della guerra



Avevo sei anni ed è il mio primo ricordo, 

netto, chiarissimo: sul Corso di Fiume, 

davanti al Palazzo del Fascio, ad ascoltare 

il discorso del Duce relativo alla dichiarazione 

di guerra. La mia infanzia ne è stata segnata. 

La massa degli orrori, i terrori, le notti 

trascorse a letto senza svestirsi per essere 

pronti a fuggire al rifugio, le privazioni 

di tutti i generi, l’idiozia della propaganda. 

Non posso frenare l’indignazione quando 

sento deplorare le bestiali crudeltà che 

«il nemico» sta commettendo, come se 

fossero violazione delle nobili regole della 

guerra. Questo è a mio parere un modo 

ignobile di propagandare l’idea che esista 

una guerra accettabile. Non esiste e non è 

mai esistita una guerra pulita. Ci si sorprende 

del continuo scoppiare delle guerre: 

ma se c’è qualcosa di terribilmente vecchio 

(dire antico sarebbe nobilitarla) è la guerra. 

Alla sassata, alla clava e all’arco si sono 

sostituiti i droni, ma la logica della guerra 

è sempre quella: la sopraffazione.

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