Maastricht, città universitaria nella zona meridionale dei Paesi Bassi. |
Secondo i parametri di Maastricht, che guidano le linee di politica economica dei paesi aderenti all’Unione,
1) il rapporto deficit/Pil non deve superare il 3%
2) e il rapporto debito pubblico/Pil deve essere al di sotto del 60%.
In caso contrario, ossia se un Paese infrange questi limiti, secondo il patto di Stabilità attuale gli viene chiesto un tasso di riduzione di 1/20 all’anno per la quota del rapporto debito/Pil in eccesso rispetto al livello del 60% in cui attualmente si viene a trovare (e’ il caso dell’Italia).
Sembrerebbe che gli Stati membri (almeno alcuni) abbiano deciso di riformarlo per renderlo più semplice e applicabile e, nel caso italiano, meno incisivo.
I ministri finanziari mirano su un accordo di riforma del patto di Stabilità, proposta dalla Commissione europea il 26 aprile scorso, con l’obiettivo di evitare che la riduzione del debito pubblico nei Paesi (nella situazione in cui si trova l’Italia) porti a una contrazione degli investimenti e della crescita.
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