Nascita: Palermo 1977
Noi, umanità
Per vivere abbiamo bisogno del mondo:
ci apriamo a ciò che è fuori di noi
per necessità. Andiamo incontro a cose e
persone perché ci sono utili:
il nostro strato animale è fatto di bisogni.
Noi umani però non ci apriamo per sola
necessità: gli animali non apparecchiano
la tavola, non guardano i tramonti,
non scrivono lettere d’amore...
Ciò di cui l’animale ha bisogno se lo
prende dal più debole, con la forza,
l’uomo invece lo regola attraverso le
relazioni commerciali, d’amore e di amicizia.
Ma se le relazioni sono fragili prevale la
legge di natura, dove domina chi è più
forte, e la forza diventa violenza quando
l’altro è percepito come proprietà o minaccia.
Se il 25 novembre si deve ancora celebrare
una giornata contro la violenza sulle donne
è perché questa violenza tocca soprattutto la
relazione primaria. Ma anche qui la natura
dà indicazioni chiare: mentre gli animali si
ri-producono (producono l’uguale, la specie),
gli umani «fanno» l’amore cioè la relazione.
I primi si accoppiano solo quando è necessario,
i secondi quando vogliono e, a differenza degli
animali, guardandosi in viso: se l’evoluzione
ci ha portato a questo gioco libero e
«faccia a faccia» è perché la sopravvivenza
umana non riguarda la specie ma la persona:
si diventa se stessi solo facendo
la relazione con l’altro.
E il volto è il luogo di questo gioco.
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