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giovedì 7 dicembre 2023

Gli arbereshe nel cinquecento siciliano

 Contessa Entellina, lo abbiamo segnalato più volte sul blog sulla scorta dei dati ISTAT, è un centro dell’entroterra a forte vocazione di spopolamento. Mese dopo mese l’Istat pubblica dati che non lasciano prevedere nulla di buono sul domani della nostra area. Nei nostri giorni l’Istat assolve ad una funzione a modo di termometro sullo stato di salute delle comunità sparse lungo lo stivale, non solo nell’aspetto demografico, anche è ancora più utilmente sotto il profilo sociale ed umano, li’ dove ci informa che a Contessa E. se non ci fosse il sistema previdenziale ad erogare  risorse saremmo ancor meno di quel migliaio (prevalentemente anziano) che qui vive.

 Se questo è l’impianto di misurazione socio-economica dei nostri giorni, viene da chiedersi come fanno gli storici a ricostruirci il vivere ed il morire delle comunità dell’Isola (la Sicilia) del Cinquecento?

 Esistono ormai parecchi strumenti di conoscenza (con ovvie connesse metodologie) che riescono perfettamente a fotografare le micro realtà sociali ed economiche, come quella di Contessa nei secoli che vanno dal Cinquecento al Settecento. Moltissimi risultano tuttavia ad oggi gli aspetti storicamente rilevanti della Storia locale che continuano a restare inesplorati. Le Università dell’Isola finora hanno posto moltissima attenzione sugli studi demografici in connessione a quelli della crescita socio-economica. Utilissimi, ovviamente, a farci capire cosa è stato il regime feudale è quello successivo latifondista di Contessa, ma non sufficienti per interpretare altri fattori che, in quei secoli (bui?), erano pure essi determinanti, per la crescita umana e culturale dell’uomo. Ci riferiamo ai fattori culturali-religiosi e a quelli di vita politica locale che -come da sempre ed ovunque- hanno dispiegato sostanzialmente la vicenda umana.

 Su questo versante le indagini sono più difficili e comunque lacunose. In più realtà locali dell’Isola  esistono comunque studi curati da appassionati e da professori universitari, che da più che pionieri, sono riusciti là dove frequentemente politici ed amministratori hanno fatto piazza pulita nel distruggere le tracce utili a ricostruire la Storia e le storie.

 Fatta questa premessa valevole per più località dell’Isola, ma non per tutte, proveremo a riempire alcune, poche delle tantissime, caselle della vicenda storica locale.

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