Problemi enormi
Con una serie di brevi flash sulla vicenda storica dell’Italia unita ci proponiamo di ripercorrere oltre centosessant’anni di unità del Paese Italia, soffermandoci sulle principali vicende sociali, politiche ed economiche.
Cosa puo' proporsi un piccolo blog con le disamine che di volta in volta va sviluppando? Semplicemente di provare a diffondere coscienza civica.
1861 e poi ...
Francesco Crispi Figura di spicco del Risorgimento, Francesco Crispi fu uno degli organizzatori della Rivoluzione siciliana del 1848 e fu l'ideatore e il massimo sostenitore della spedizione dei Mille, alla quale partecipò in prima persona. La famiglia Crispi, originaria di Palazzo Adriano, era di origini arbereshe. Francesco svolse i suoi studi pre-universitari presso il seminario italo-albanese di Palermo. |
Per godere del diritto di voto occorreva 1) essere cittadino italiano, 2) godere dei diritti civili e politici, 3) avere 25 anni di età, 4) saper leggere e scrivere, 5) pagare un censo annuo per le imposte dirette di almeno lire 40,oo. Per essere invece eletto deputato, oltre che essere cittadino italiano, occorreva 1) avere almeno 30 anni di età 2) possedere una serie di requisiti elettorali.
In quella prima tornata elettorale dell’Italia unita, nelle liste elettorali, risultarono iscritti in tutta Italia appena 418.696 aventi diritti al voto, corrispondenti all’1,9% della popolazione italiana. Si recarono a votare il 57,2% degli aventi diritto, ossia 239.583 italiani. Non si recarono alle urne gli iscritti alle liste ancora filo-borbonici e gran parte dei cattolici aventi diritto in base al censo.
Ogni collegio elettorale era stato disegnato mediamente con 700 elettori aventi diritto e si veniva eletti col 50,01% dei votanti. Praticamente si diventava deputati, mediamente, con appena 350 voti.
Quelle prime consultazioni dell’Italia unita videro lo strepitoso successo dei “ moderati”, ossia del partito di Cavour, che conseguirono l’80% dei consensi. Le opposizioni di sinistra, ossia i garibaldini ed i pochi cattolici recatisi alle urne, ebbero successo solo in una decina di collegi.
Il garibaldino ed arbereshe Francesco Crispi fu eletto nel collegio di Castelvetrano col 65% dei consensi. Non fu invece eletto nel collegio di Palermo, dove si batte avendo avversario il Marchese Vincenzo Fardella di Torrearsa, e nel collegio di Corleone, entro cui ricadeva Contessa Entellina, dove risultò invece eletto Vincenzo Di Marco.
(Segue)
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