Le correnti democristiane, socialiste ed ex comuniste ieri hanno scelto il nuovo segretario del PD, Enrico Letta, rientrato dall’esilio volontario francese dove si era liberamente recato dopo lo "scherzetto" mossogli sette anni fa da Matteo Renzi.
E' stato acclamato sostanzialmente all’unanimità dall’Assemblea democratica, segno che non potrà molto fidarsi proprio di nessuno.
Enrico Letta nel suo "esilio" francese ha insegnato alla Sorbone ed ha coltivato lì un’idea di paese. Che non è quello dell'attuale classe dirigente del Pd, e neppure quella delle numerose clientele che in questa fase storica guidano gli enti locali del Paese e dei tanti signori delle tessere che costituiscono l'immagine pd nel Sud Italia.
L'Italia che immagina Letta forse non esiste, scrive il direttore del quotidiano Domani, e gli eventuali germogli non stanno sicuramente dentro l'attuale Pd, o comunque non contano proprio nulla.
- Letta vuole in buona sostanza un’Italia che ancora non esiste. Sarebbe un guaio se lui non si accorgesse che oggi esiste un'Italia ripiegata su se stessa e sfiduiciata rispetto ai partiti.
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