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venerdì 5 marzo 2021

L'Italia in pandemia. I partiti da portare al Pronto Soccorso

Il governo Draghi che dovrebbe reggersi sulle forze politiche dell'uscente gabinetto Pd-M5S più quelle del centro-destra (FI-Lega), nei fatti e nella sostanza,  è rimasto orfano, quantomeno nel campo delle proposte e delle iniziative, proprio dei partiti che reggevano il Conte due.

  • L’addio del segretario Pd Zingaretti ha ufficializzato la crisi ed il travaglio da sempre esistente dentro il partito che aspirava a raccogliere tutte le voci della Sinistra e che invece somiglia ad un miscuglio di vici che si accavallano fra loro e danno l'idea di una Babele.
  • Tra i dem non c'è nessuno che possa parlare a nome del partito col presidente del Consiglio e rappresentargli la linea della Sinistra.  iI PD -di fatto-  non ha mai posseduto una sola linea politica dal momento che raccoglie ex comunisti, socialisti,  socialdemocratici,  liberali, democristiani e pure repubblicani.
  • Il M5S, da parte sua, attraversa una crisi ben più grave di quella dei democratici e li il termine scissione è quotidianamente di casa.
  • Alla luce del quadro desolante offerto dai partiti della ex maggioranza del governo Conte II, il premier Draghi per portare avanti l'impegnativa azione di uscita dalla pandemia non potra' -inevitabilmente- che dialogare e cercare conforto nei i due partiti del centro-destra (FI e Lega), in attesa che Pd e M5S risolvano i loro "gravi" problemi interni.

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