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mercoledì 24 marzo 2021

Futuro sperato. Tutti ambientalisti: lo vuole l'Europai

 Amare il territorio

Eleonora d'Aragona, nipote di Federico III, re di Sicilia, visse i suoi anni nella seconda metà del trecento.  I libri di Storia collocano la sua vicenda esistenziale fra Caltabellotta e Giuliana con alcune visite -nelle vesti di benefattrice- al monastero di Santa Maria del Bosco. Di Contessa, lo sappiamo tutti, allora non esisteva nemmeno l'idea di una futura possibilità.

Il murales di Igor
Scalisi Palmintieri
In questi giorni i media hanno esaltato l'opera, il murale, di Igor Scalisi Palminteri,  commissionato dall'amministrazione Comunale di Contessa Entellina, localizzata  in uno degli ingressi del centro abitato, li dove si intersecano la via Nicolò Barbato e la via Palermo.

Il murales richiama i lineamenti del busto di Eleonora conservato a Palazzo Abatellis, ma proveniente dal Monastero di Santa Maria del Bosco, monastero che fu -come ricordato- a lei molto caro e a cui fece parecchie donazioni terriere, lei che era moglie del grande feudatario di buona parte della Valle di Mazzara, Guglielmo Peralta.

Non abbiamo interpellato nessuno dei componenti l'amministrazione comunale, soggetto committente, ma sappiamo che l'iniziativa del muralses, dovrebbe essere un tassello di richiamo rispetto al più articolato progetto curato dalla Fondazione "Le vie  dei Tesori", che associa più comuni. L'obiettivo ovviamente è la valorizzazione territoriale.

Vivere Slow e
 visitatori

  A questo punto della nostra riflessione come non collegare analoghi propositi e progetti che in altri ambiti culturali e contesti umani sta coinvolgendo l'Associazione locale, di Contessa Entellina, "Vivere Slow", alla cui guida stanno Antonino Montalbano e Anna Fucarino ?
 Appena tre giorni fa nel corso di un interessante convegno svoltosi -on line- promosso dall'Associazione, a cui hanno partecipato cattedratici e progettisti di primo piano della crescita e dello sviluppo ambientale e culturale, si è parlato di logiche e tematiche che non differiscono dalle finalità che "Le Vie dei Tesori" si propongono.

Si tratta ovviamente di sfere di interesse e di intervento differenti, e tuttavia convergenti nella valorizzazione territoriale, e più saranno gli "agenti" attivi più contiamo di vedere cambiato in termini di accresciuta vivibilità il volto della terra in cui siamo nati e vissuti. 

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