I politici italiani cominciano a scoprire l'Europa. Hanno esaurito le potenzialità di disperdere le risorse nazionali ed oggi non si incontra un politico (politicante?) di un piccolo comune che non parli di Recovery Fund o di progettazione europea. Roba da impallidire! se si pensa che appena qualche anno fa il solo proporre programmi di sviluppo in direzione europeista si veniva esclusi dai dibattiti pre-elettorali.
Sperando che le intenzioni e le fresche vocazioni europeista siano reali, ci piace avviare alcune pagine del blog per ragionare su progetti e approcci per conseguire finanziamenti europei, a prescindere, o se si vuole, conseguentemente al Recovery Plan, Lo faremo a grandi linee; d'altronde chi non conosce le grandi linee è improbabile che conoscera' mai le linee di dettaglio.
Alterneremo procedure pratico-operativi a flash sulla conoscenza delle istituzioni europee, il tutto nell'intento di alimentare l'attaccamento e la speranza nelle istituzioni sovranazionali. Il Recovery Plan italiano deve peraltro inviato all'Europa entro aprile prossimo: almeno proveremo a fornire alcuni elementi di comprensione.
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