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domenica 6 marzo 2022

Flash di Storia siciliana


 Quando i bizantini liberarono la Sicilia dai barbari (Vandali, Ostrogoti..) all'inizio del VI secolo dopo Cristo, guidati da Belisario e su ordine di Giustiniano, trovarono che nell'Isola si parlava e si scriveva la lingua greca. Certo, non era ancora il greco classico di Omero, Eschilo e Senofonte; era un greco corrotto e volgarizzato. E tuttavia il greco che si continuava a parlare a Siracusa e ad Agrigento era, lo sostengono più storici, più genuino di quello parlato dai nuovi arrivati Bizantini che provenivano dai Balcani e dal Medio Oriente.

 Il governo ed il controllo del territorio dell'Isola da parte dell'Impero Romano d'Oriente si protrasse per tre secoli, fino al IX secolo, ma la lingua greca rimase corrente, soprattutto in tutta la parte orientale dell'Isola, fino al XVI secolo, attraversando il periodo saraceno, quello normanno, svevo e pure quello aragonese. Alla permanenza e in alcuni casi reviviscenza  del greco contribuì notevolmente l'influsso religioso che i Bizantini ebbero sulla popolazione.

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