L'Italia impreparata:
anni di trascuratezza e di fiducia in Putin.
E adesso?
Il ministro della transizione ecologica, Cingolani sostiene: «Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi», «una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini».
uella che egli ritiene una truffa, aggiunge: «È necessario stabilire un prezzo massimo oltre il quale gli operatori europei non possono andare, è fondamentale. Chiunque esporta gas non può fare i conti senza l’Europa: serve un tetto massimo per il prezzo del gas, un costo appetibile da non affossare il mercato; si può discutere intorno ad una cifra di 80 euro megawatt/ora che è già il doppio di quanto pagavamo un anno fa».
«Non esiste un motivo perché il prezzo del gas aumenti: in questi giorni anzi affluisce abbondantemente da tutti gasdotti compresi quelli russi in misura anche maggiore di anni fa; solo che rispetto a tempo fa costa di più perché c’è nervosismo sul mercato».
L’idea sarebbe di bloccare i costi dell’energia «che stanno crescendo in maniera assolutamente scorrelata dalla realtà dei fatti perché il costo di estrazione del gas è sempre lo stesso e non esiste un motivo per venderlo a 10 volte più. Se dunque mettiamo un cap e interveniamo urgentemente blocchiamo questa spirale speculativa».
Rispetto alla dipendenza dell’Italia dal gas russo il ministro in passato ha sottolineato come l’Italia abbia fatto errori madornali ma ha anche spiegato che «se la Russia dovesse chiudere domani il rubinetto del gas avremmo scorte per otto-nove settimane» .
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