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sabato 26 marzo 2022

Riflessioni a caso e per caso. Il Rinascimento (sec. XVI secolo)

Intendiamo soffermarci, di tanto in tanto, su concetti filosofici che non sono di dominio pubblico. L'intento è di renderli diffusi a più livelli della società. Lo faremo sporadicamente. Dovrebbero aiutarci a capire il mondo.

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 Cosa vuole comunicare "il Rinascimento"?

In quel nuovo clima del XVI secolo comincia a sorgere lentamente la "modernità", in un certo senso la certezza di essere alle soglie di una "nuova era" di rigenerazione dell'umanità.

L'uomo viene concepito come entità individuale in sé completa e autonoma (microcosmo) e contrapposto all'infinità dell'universo (macrocosmo). A lui spetta il compito di dominare e asservire tutte le forze della natura.

Filosofia. L'esigenza di conoscere i poteri insiti nella natura è affermata da Bernardino Telesio (1509-1588). La materia del mondo è animata da due nature agenti: caldo e freddo, forza espansiva e condensante; tutto è dotato di sensazione. Nell'uomo c'è un'anima "superaddita", di origine divina, oltre a quella vitale.
 Importanza della conoscenza sensibile. I concetti sono "immagini sbiadite delle sensazioni". E' sviluppato il motivo cusaniano di un mondo infinito animato da Dio infinito.

Secondo Giordano Bruno (1548-1600, bruciato come eretico a Roma in Campo dei Fiori), c'è un'unica materia universale e Dio è l'intelletto dell'universo, artefice interno di tutte le cose. Meta dell'uomo è farsi "uno col tutto", seguendo un intimo impulso morale (eroico furore).

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