Una panoramica generale
prima di tornare a capire cosa accadrà al "deflusso" contessioto.
Gli studi demografici focalizzano in Europa, come "particolari", due tempi:
I - la significativa crescita della popolazione dopo il tracollo della "peste nera" del 1348-51 quando nell'intero continente, dalla Spagna alla Russia, fu falcidiata più del 30% della popolazione. La crescita non fu lineare, costante nei secoli seguenti; infatti ancora la prima metà del Seicento veniva segnata -sotto il profilo demografico- da un certo declino.
II - la seconda fase di crescita viene -dagli specialisti della demografia- fissata nel 1750; questa fase avrebbe assistito al raddoppio in soli cinquant'anni della popolazione. Una ulteriore accelerazione del ritmo di crescita della popolazione si ebbe dalla seconda metà dell'Ottocento e gli storici la attribuiscono alle intervenute rivoluzioni congiunte "industriale" ed "agricola" e al conseguente progresso delle scienze mediche.
Il ciclo di aumento dura tuttora -però- nelle aree "evolute" del continente, che ormai mostra megalopoli che si espandono anno dopo anno ai danni della campagna, dell'agricoltura. Non così, lo sappiamo tutti, capita nel Meridione d'Italia ed in altre aree dell'Europa balcanica. E' da tenere presente, però, che anche in queste aree "meridionali" la scienza demografica continua a registrare ritmi crescenti se ci si limita ai "movimenti naturali", escludendo quindi i fenomeni migratori. D'altronde città come Palermo e/o Catania continuano ad espandersi in barba a qualsiasi disciplina urbanistica.
Sappiamo che ai nostri giorni le aree urbane dei paesi sviluppati (Gran Bretagna, Francia, Germania ...), di contro, registrano inversione di tendenza. E -con attenzione a questa recente inversione e nuova ottica del vivere- va letto il fenomeno registrabile perora a Sambuca di Sicilia, ma non solamente lì, di cittadini statunitensi, francesi e tedeschi e persino giapponesi che comprano abitazioni per allontanarsi dalle città superaffollate e di scarsa buona vivibilità del vecchio e del nuovo continente per trasferirsi in quelli che ci stiamo abituando a definire "i borghi". Fenomeno che tende a diventare diffuso nell'epoca della "digitalizzazione".
(Segue)
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