Le concezioni della
Storia
Per capire ciò che succede in questi giorni in Europa con un paese (la Russia) che invade un paese limitrofo (l'Ucraina), è indispensabile conoscere il mondo entro cui vive l'uomo. In buona parte la conoscenza del mondo dipende -ancora ai nostri giorni- da tre concezioni o filosofie della storia.
3°) concezione progressista
Secondo questa concezione, la Storia è un percorso rettilineo dotato di un suo senso intrinseco. L'umanità compie tale percorso procedendo verso mete sempre più alte. La storia, insomma, è una marcia che si svolge senza interruzioni producendo un progressivo miglioramento: ogni tappa dello sviluppo è un positivo passo in avanti.
Tale concezione nasce con l'Illuminismo e poi si sviluppa in modi diversi nelle filosofie storiciste inaugurate da Hegel all'inizio dell'Ottocento e in quelle positiviste affermatesi dopo il 1840, a partire dalla filosofia di Comte.
Secondo le filosofie storiciste, la Storia è la progressiva e dialettica realizzazione dello spirito umano che avanza, secondo Hegel (suo massimo rappresentante), con un ritmo triadico (tesi-antitesi-sintesi): attraverso l'opposizione di tesi ed antitesi si raggiunge infatti ogni volta la sintesi superiore alle precedenti. Invece le filosofie positiviste inclinano al materialismo e vedono nel progresso della scienza la garanzia stessa del progresso umano.
Una diversa teoria del progresso è quella marxista, che ha in comune con lo storicismo la teoria dialettica della storia e con il positivismo la visione materialistica dell'uomo, che viene considerato però non come singolo individuo ma nella dimensione sociale della classe.
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