1161
Tancredi di Lecce e Simone di Taranto espugnano il Palazzo Reale di Palermo ed imprigionano il Re Guglielmo I di Sicilia e la sua famiglia.
Nella Pasqua del 1151 Guglielmo era stato unto re di Sicilia, come coreggente, dal padre Ruggero II, re di Sicilia dal 1130; prima della cerimonia, però, come ricorda Giovanni di Salisbury, Ruggero II fece giurare in pubblica assemblea al figlio che avrebbe conservato pace e giustizia, avrebbe onorato la Chiesa e avrebbe ancora servito suo padre come signore feudale.
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