Fra i peggiori ed i migliori è ovvio che ...
Conservo un foglietto che molti anni fa mi diede un importante personaggio pubblico che di tanto in tanto frequentavo per ragioni inerenti il mio lavoro.
Il personaggio non era credente, eppure mi diede quel foglietto che riprendeva un brano biblico, oggi capitatomi mentre cercavo fra le carte altro.
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Giudici 9,8-15
Dice Jotam dalla cima del monte Garizim:
"Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi. Dissero all'ulivo "Regna su di noi".
Rispose loro l'ulivo: "Rinuncerò al mio olio, grazia al quale si onorano dei e uomini, e andrò ad agitarmi sugli alberi?"
Dissero gli alberi al fico: "Viieni tu, regna su di noi".
Rispose loro il fico: "Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito, ed andrò ad agitarmi sugli alberi ?"
Dissero gli alberi alla vite: "Vieni tu, regna su di noi".
Rispose loro la vite: "Rinuncerò al mio mosto che allieta dei e uomini, ed andrò ad agitarmi sugli alberi ?"
Dissero tutti gli alberi al rovo: "Vieni tu, regna su di noi".
Rispose il rovo agli alberi: "Se in verità ungete me re su di voi, venite, rifugiatevi alla mia ombra; se no, esca un fuoco dal rovo e divori i cedri del Libano".
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Il Potere è quindi come un rovo. E' improbabile -sembrerebbe di capire- che in esso possiamo trovarvi il migliore degli esseri in giro.
Chiunque di noi cittadini potrà liberamente applicare il brano di quel foglietto alla nostra classe politica attuale (e di sempre), ricordando comunque che un po’ di anelito verso il potere prevaricatore è in ciascuno di noi.
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