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mercoledì 1 gennaio 2020

Anno Nuovo. Diceva Walt Disney: “Tutti i nostri sogni possono diventare realtà, se abbiamo il coraggio di perseguirli”

Ieri sera, la notte trascorsa, è passata tra gli innumerevoli messaggi tramite i social che auguravano a tutti e fra tutti un felice anno nuovo.
Viene da chiedersi se si trattava di un rito ripetitivo di ogni fine anno (da Natale a Capodanno) o se effettivamente quei messaggi veicolavano sentimenti.
Non v'è dubbio che molti di quei messaggi sono ripetitivi, occasionali, privi di emozioni.

Ci sono -e sono tanti- i messaggi i cui  auguri possiedono una portata speciale e generalmente sono personalizzati, a seconda della persona che dovrà riceverli, o che li ha già ricevuti. 
Sostanzialmente quegli auguri veicolati nella notte di Capodanno sono di tipologia varia. Molti sono privi di originalità (ricorrenti nella forma e nel contenuto), altri sono e intendono essere "laconici" e conseguentemente pure le risposte sono "da circostanza". Si tratta delle risposte formulate per "educazione".
Ovviamente ci sono quegli auguri che il cuore di ciascuno accoglie con sommo piacere, indipendentemente dalla loro forma e contenuto. Essi provengono dalle persone più care, più vicine, più frequentate che recano in chi li riceve una carica emotiva, indipendentemente se il contenuto è del tipo "ripetitivo" oppure "riflessivo".
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La televisione italiana da settimane ci propone, o meglio ci ha proposto nel fine anno 2019, alcuni versi di Giacomo Leopardi che, sul Blog, intendiamo riproporre. 
Ci invitano sicuramente a riflettere.
Riflettere è infatti una delle spinte e delle motivazioni che ci induce giorno dopo giorno a scrivere questa sorta di diario per i pochi o talvolta tanti lettori del blog. 
Non pensiamo di essere originali (non lo siamo) però pensiamo di essere noi stessi -col nostro modo di essere e con la nostra visione delle cose del mondo-. 
Buon Anno 2020.

 “Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. 

Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?” 

(da: “Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggere”). di Giacomo Leopardi

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