Martin Buber (Vienna, 8 febbraio 1878 – Gerusalemme, 13 giugno 1965).
Fu filosofo, teologo, pedagogista austriaco naturalizzato israeliano.
Nel sottolneare che ciascun uomo è "unico" e che nella storia del mondo nessun essere sarà mai ripetibile nella sua singolarità, ebbe a scrivere:
"Ogni persona che viene a questo mondo costituisce qualcosa di nuovo, qualcosa che non è mai esistito prima. Ogni uomo deve sapere che non c'è mai stato nel mondo nessuno uguale a lui, perchè se ci fosse stato un altro come lui, non sarebbe stato necessario che lui nascesse.
Ogni uomo è un essere nuovo nel mondo, chiamato a realizzare la sua particolarità".
Il pronome personale "io" ha quindi qualcosa di sacro. Nessuno nella Storia dell'umanità sperimenterà nella stessa forma quell'io sperimentato da ciascuno di noi.
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