In via della Libertà a Palermo era il giorno dell'Epifania del 1980 (6 Gennaio 1980) e Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Sicilia, stava andando a Messa in compagnia della moglie, dei due figli e della suocera. Il politico fratello maggiore dell'attuale Presidente della Repubblica entrò con la famiglia nella sua Fiat 132 non blindata e senza scorta, perché lo stesso Piersanti aveva deciso di rinunciare alla protezione armata almeno alla domenica.
Pochi istanti ed un uomo si avvicinò rapidamente alla macchina a viso scoperto, esplodendo il caricatore della sua Colt 38 Special addosso al presidente, sotto gli occhi dei familiari.
Piersanti Mattarella moriva sul colpo straziato dalle pallottole al torace, alla tempia e alla spalla esplose da meno di un metro di distanza. Non erano neppure passati due anni dall'assassinio di Aldo Moro, suo riferimento politico all'interno della Democrazia Cristiana.
Mattarella era a capo della Giunta Regionale di Centro-Sinistra (Dc, Psi, Psdi, Pri).
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