16 Gennaio
1969: Lo studente ceco Jan Palach si dà fuoco in piazza Venceslao a Praga.
Un gesto plateale per stigmatizzare l’invasione sovietica dell’anno
precedente, che aveva stroncato l’esperimento di “socialismo dal volto
umano” tentato dal Segretario Alexander Dubček.
Nel gennaio 1968, un anno prima, il risveglio o come fu poi definita "la primavera di Praga" era arrivata in Cecoslovacchia e il pesante e oppressivo comunismo alla russa non veniva più tollerato.
Si trattò di un cambiamento in direzione delle libertà e della soddisfazione delle umane aspirazioni, guardando i partiti socialisti e socialdemocratici occidentali.
L'Unione Sovietica non poteva tollerare quegli aneliti, primi presagi dello sgretolamento del suo impero, ed inviò l'Armata Rossa. E fu la violenta e sanguinosa repressione.
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