Seconda guerra mondiale:
le forze alleate il 17 Gennaio 1944 lanciano il primo di quattro attacchi con l’intento di sfondare la Winter Line e assediare Roma, uno sforzo che avrebbe richiesto alla fine quattro mesi e che sarebbe costato 105.000 vite umane tra gli anglo-americani.
Dopo quell'attacco sarebbero passati altri mesi, sino al 5 giugno, data ufficiale delle truppe alleate a Roma.
Il generale Clark scrive sul suo diario il 4 giugno: "«La maggior parte della gente non collega la data del 4 giugno (giorno in cui entrammo a Roma) con lo sbarco del generale Eisenhower in Normandia, ma le due operazioni erano coordinate, e mi era stato dato l'ordine di conquistare Roma, se fosse stato possibile, subito prima dello sbarco di Eisenhower.
Sicché combattemmo con tutto l'impegno e ce la facemmo appena in tempo.
Naturalmente, volevamo essere la prima Armata che liberava una delle capitali dell'«asse»; ciò avrebbe sollevato il morale degli Alleati e anche degli italiani.
Sicché fu con profonda emozione che ci avvicinammo a Roma, e il giorno in cui vidi le mie truppe marciare verso la città, e fui testimone del modo cordiale con cui vennero accolte dalla popolazione, fu un giorno particolarmente felice.
Il 5 giugno entrai anch'io in Roma con la mia "jeep" per la via Casilina".
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