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sabato 24 gennaio 2015

Una foto, una riflessione: Il futuro dell'Homo sapiens sapiens --5--

VERSO LA TECNOLOGIA DEL BIOLOGICO

Nel Novecento ci eravamo abituati a concepire tutte le innovazioni tecnologiche come strumenti lucenti, metalli cromati. Da qualche anno in quà l'innovazione  il progresso lo si rileva nelle "macchine organiche". 
Sembra una contraddizione, ma nuovi sentieri stanno per esserci offerti dalla scienza: strumenti operativi e al contempo produttivi di costituzione biologica.

La progettazione biotecnologica si serve della potenziale elaborazione, della modellazione e della simulazione di supercomputer in grande evoluzione nella farmacogenesi (=l’influenza dei geni nella risposta di un individuo a un farmaco) e nella possibilità di mettere a punto molecole di alta precisione nella definizione del target di intervento.

I frattali sono forme geometriche complesse costruite
mediante la replicazione su se stesse di forme semplici:
a forme frattaliche di proliferazione a frammentazione può
essere assimilato il mondo tecnologico 

Ciò che sembra "miracoloso" agli occhi dei nostri anziani non è altro che (usando concetti accessibili ai profani) la confluenza, la combinazione tra le biotecnologie e l'informatica: 
=) bioinformatica (utilizzo di software di simulazione, modellizzazione e di data base per gestire i dati forniti dalla decrittazione dei genomi e dallo studio della conformazione proteica)
=) e la biocomputing, ossia l'utilizzo di molecole organiche per realizzare supporti computativi che utilizzano il calcolo parallelo.

La bioinformatica è oggi una realtà, la biocomputing necessita di ulteriori perfezionamenti.

L'informatica conserverà ancora per qualche tempo un ruolo importante nella nostra vita. Ma non tantissimo,  l'orizzonte che ci si proietta innanzi, a noi uomini, intravede già macchine che con computi e simulazioni per-fonderanno qualsiasi oggetto e strumento.
Qualsiasi oggetto, connettendosi in infinite soluzioni performative e adagiandosi su un tessuto organico (vivente, quindi), potrà  (lo possiamo scrivere?) prendere vita.
L'oggetto, la cosa intelligente,  diventerà una interfaccia di quotidianità dell'uomo. 
Detto in altre parole, l'uomo si troverà forse fra non molto tempo a relazionarsi con mondi che riproducono fedelmente le sue logiche, il suo modo di ragionare e che avranno la capacità di dialogare con competenza e cognizione di causa rispetto ai suoi desideri.
L'uomo sta creando, dal nulla (in verità dalle cose materiali) dei suoi interlocutori.

E' ovvio che ciò che si va intravedendo all'orizzonte avrà conseguenze per adesso inimmaginabili. Emergerà una nuova e diversa percezione dell'uomo rispetto al mondo che gli sta attorno.

Tenteremo di capire un pò meglio in seguito.

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