Ormai in tutti i Comuni dell'isola gli Uffici di Ragioneria sono immersi nel vivo dell'armonizzazione contabile. Pochi giorni fà la Gazzetta Ufficiale ha infatti fissato i tempi per l'adozione dei nuovi principi per la redazione dei bilanci.
I nuovi principi in Sicilia sono stati sperimentati -dal 2012- solamente in pochi comuni, pare siano sette.
Dove sta la novità ?
Finora il sistema contabile è stato di natura prettamente finanziario ed in quanto tale non è stato in grado di garantire la qualità e l'efficacia di monitoraggio dei conti pubblici nè di rappresentare i reali fatti di natura economica.
Via Gassisi - Contessa Entellina |
Il nuovo sistema -in qualche modo- tende di avvicinarsi a quello delle società private che redigono un bilancio consolidato. Esso esplicherà tutte le sue potenzialità conoscitive gradualmente, infatti l'art. 11 della specifica normativa sull'esercizio provvisorio prevede l'adozione dei nuovi principi già dal gennaio 2015 e rinvia all'anno prossimo l'affiancamento della contabilità economico-patrimoniale a quella tradizionale "finanziaria"; all'anno prossimo è previsto pure l'adozione del piano dei conti integrato e del bilancio consolidato.
Processi analoghi dovranno seguire l'Assemblea Regionale Siciliana e gli enti strumentali della Regione.
La cosa più importante del processo di armonizzazione è la verifica dei residui attivi che dovranno essere passati al "setaccio" per comprendere quali sono esigibili e in che tempi e quali non lo sono.
Per capire: La Regione Sicilia dovrà portare avanti una "operazione verità" su circa 15 miliardi di residui attivi contenuti nel suo bilancio. Il rischio, quasi certo, è che verrà fuori che Mamma Regione abbia speso finora ciò che non ha ... mai ... avuto.
Dal prossimo anno, inoltre, nel bilancio dei nostri comuni dovranno essere "calati" i dati relativi alle partecipate e alle società della sfera pubblica.
Piazza Umbero a Contessa Entellina (sullo sfondo l'antica Pescheria) |
Per chi ha un minimo di cognizione della contabilità pubblica appare evidente che i comuni rischiano il drastico (per alcuni) peggioramento dei saldi contabili. Basti pensare che i soli ATO dell'isola hanno accumulato debiti per oltre 1,3 miliardi di euro.
A chi andranno addebitate queste passività ?
L'Anci, l'Associazione dei Comuni, in questo periodo non fa che organizzare convegni e giornate di studio. Chi parla con gli Amministratori dell'isola si rende conto di quanto appaiano disorientati; moltissimi di loro non hanno compreso i meccanismi nuovi che incombono sugli Enti che essi, in teoria, dovrebbero amministrare e che ... purtroppo non fanno.
Il rischio ? E' probabile che non si riuscirà, in alcune realtà, a chiudere i bilanci ovvero di evidenziare veri e propri buchi.
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