Quando i giornalisti “scoprirono” il Belìce, in occasione del terremoto del ’68, si ritrovarono in un luogo di cui non avevano probabilmente mai sentito parlare. Una terra di contadini dalle facce scure e dall’ italiano stentato. Le immagini delle macerie fecero il giro d’Italia. Al punto che, ancora oggi, il Belìce è associato a quelle immagini.
Di distruzione, di morte.
(da I quaderni de L'Ora)
I servizi televisivi della Rai e pure quelli delle altre reti
oggi hanno intervistato i sindaci di quasi tutti i comuni del Belice, Santa
Margherita, Montevago, Sambuca, Salemi, Partanna etc.
"Sono trascorsi 47 anni ed ancora non e' stata conclusa
la ricostruzione del Belice". A denunciare lo stallo burocratico, nel
giorno dell'anniversario dl sisma che sconvolse la valle, e' il coordinatore
dei sindaci del Belice e sindaco di Partanna (Trapani) Nicolo' Catania.
"Nonostante il finanziamento di 35 milioni di euro
previsto dalla Legge di Stabilita' del 2013 ed ottenuto grazie all'impegno del
coordinamento la vicenda della ricostruzione nei comuni colpiti dal sisma non
sia ancora conclusa. Mancano 150 milioni di euro per opere pubbliche e 280
milioni per l'edilizia privata ma manca soprattutto una politica centrale,
necessaria per attuare azioni legate ad un processo armonico di sviluppo delle
aree interne. Gli impegni presi dalle alte cariche istituzionali venuti in
questo territorio sono serviti a poco".
Sulla questione e' intervenuto anche il presidente dell'Anci
Sicilia, Leoluca Orlando: "E' inaccettabile e scandaloso -ha affermato-
che dopo 47 anni non si possa ancora mettere la parola fine a un processo di
ricostruzione indispensabile allo sviluppo di 21 comunita' che necessitano di
infrastrutture e servizi efficienti. Per questa ragione e' nostra intenzione
organizzare, nei prossimi giorni,una manifestazione condivisa con i 21 Comuni
colpiti dal sisma del 1968".
Quasi tutti i sindaci hanno evidenziato che restano ovunque
da ripristinare infrastrutture, edifici-simbolo (p.e. la Chiesa Madre di
Sambuca), e strutture varie.
Nessuna dichiarazione pare abbia rilasciato nella ricorrenza il sindaco di
Contessa Entellina. O forse a noi non è capitato di imbatterci nel canale televisivo giusto, o sul
giornale giusto.
Dispiace che nessun componente della Giunta abbia avvertito
l'esigenza di emettere un comunicato rievocativo, indire un incontro, una Assemblea per ricordare quel disastro che ha segnato il paese anche con perdite di vite umane.
E' proprio vero quello che diceva qualcuno stamane in piazza "Un paese senza memoria non ha futuro". E non lo diceva solamente sul fatto che nessuna iniziativa si sia organizzata in sede locale per ricordare il sisma. Lo diceva su tutto quanto l'andazzo culturale, quello identitario e promozionale per uscire dall'apatia generalizzata entro cui è avvolta la vita civica.
Condividiamo: Un paese senza memoria non ha futuro.
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