Il presidente della Regione Siciliana Crocetta è a Roma, pure lui grande elettore, e dopo che Renzi ha parlato -nella mattinata- all'assemblea degli "elettori pd" ha detto: "Finalmente un siciliano al Quirinale".
Cosa è accaduto ?
Matteo Renzi ha ufficializzato per il Colle il nome del giudice della Corte Costituzionale all'Assemblea dei grandi elettori Dem ai quali ha chiesto responsabilità e un voto per sigillare la scelta.
Renzi, al punto in cui è arrivato, da un lato con l'abbraccio di Berlusconi ed i contrasti con la Sinistra Pd, non può che tentare -in via preliminare- di ricompattare il suo partito e lo fa con una candidatura al Quirinale di un uomo che in altri tempi sarebbe stata definita catto-comunista.
Se questa sua iniziativa dovesse fallire ... lo attende un destino alla Bersani oppure un ulteriore abbraccio con Berlusconi.
Inevitabilmente questa preliminare decisione renziana ha creato frustrazione nella dirigenza di Forza Italia che ormai riteneva che un idillio (larghe intese) non si potesse sciogliere unilateralmente.
"Se è in bilico il patto del Nazareno? In bilico c'è tutto. La non condivisione di questa candidatura mi sembra una cosa abbastanza grave". Così ha detto il capogruppo al Senato di Forza Italia, Paolo Romani, entrando a Montecitorio. "Rispetto alla forzatura di Renzi l'accordo e la condivisione non ci sono più".
A chi gli chiedeva se in caso di mancata elezione di Mattarella al Quirinale Renzi dovrebbe dimettersi, Romani ha risposto: "Sono cose che riguardano lui".
Oggi nei corridoi di Montecitorio da tutti i lati si sono sprecate le lodi e gli apprezzamenti su Sergio Mattarella.
Sergio Mattarella è "una persona di assoluta lealtà, correttezza, coerenza democratica e alta sensibilità costituzionale". Così l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai giornalisti che lo interpellano dopo il primo voto per il Colle. "Sono contento in linea di principio di chiunque sia il mio successore", ha risposto Napolitano a chi, all'uscita dall'Aula, gli domanda se sia contento della candidatura al Colle di Sergio Mattarella.
Ma a tessere le lodi di Mattarella sono stati pure Pier Ferdinando Casini, Piero Fassino, Anna Finocchiaro e decine di altri personaggi; personaggi che al Colle speravano di dover andare loro. Tutta gente che ovviamente mentiva ai giornalisti e probabilmente a se stessa.
Costoro e con loro molti altri cosa faranno sabato, quando dovranno -con la scheda- pronunciarsi su Mattarella ?
Siccome ci ricordiamo della vicenda Prodi di due anni fà, osiamo dire che lo scenario potrebbe ancora cambiare.
Però preferiamo di no, per il bene del paese.
Cosa è accaduto ?
Matteo Renzi ha ufficializzato per il Colle il nome del giudice della Corte Costituzionale all'Assemblea dei grandi elettori Dem ai quali ha chiesto responsabilità e un voto per sigillare la scelta.
Renzi, al punto in cui è arrivato, da un lato con l'abbraccio di Berlusconi ed i contrasti con la Sinistra Pd, non può che tentare -in via preliminare- di ricompattare il suo partito e lo fa con una candidatura al Quirinale di un uomo che in altri tempi sarebbe stata definita catto-comunista.
Se questa sua iniziativa dovesse fallire ... lo attende un destino alla Bersani oppure un ulteriore abbraccio con Berlusconi.
Inevitabilmente questa preliminare decisione renziana ha creato frustrazione nella dirigenza di Forza Italia che ormai riteneva che un idillio (larghe intese) non si potesse sciogliere unilateralmente.
"Se è in bilico il patto del Nazareno? In bilico c'è tutto. La non condivisione di questa candidatura mi sembra una cosa abbastanza grave". Così ha detto il capogruppo al Senato di Forza Italia, Paolo Romani, entrando a Montecitorio. "Rispetto alla forzatura di Renzi l'accordo e la condivisione non ci sono più".
A chi gli chiedeva se in caso di mancata elezione di Mattarella al Quirinale Renzi dovrebbe dimettersi, Romani ha risposto: "Sono cose che riguardano lui".
Oggi nei corridoi di Montecitorio da tutti i lati si sono sprecate le lodi e gli apprezzamenti su Sergio Mattarella.
Sergio Mattarella è "una persona di assoluta lealtà, correttezza, coerenza democratica e alta sensibilità costituzionale". Così l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai giornalisti che lo interpellano dopo il primo voto per il Colle. "Sono contento in linea di principio di chiunque sia il mio successore", ha risposto Napolitano a chi, all'uscita dall'Aula, gli domanda se sia contento della candidatura al Colle di Sergio Mattarella.
Ma a tessere le lodi di Mattarella sono stati pure Pier Ferdinando Casini, Piero Fassino, Anna Finocchiaro e decine di altri personaggi; personaggi che al Colle speravano di dover andare loro. Tutta gente che ovviamente mentiva ai giornalisti e probabilmente a se stessa.
Costoro e con loro molti altri cosa faranno sabato, quando dovranno -con la scheda- pronunciarsi su Mattarella ?
Siccome ci ricordiamo della vicenda Prodi di due anni fà, osiamo dire che lo scenario potrebbe ancora cambiare.
Però preferiamo di no, per il bene del paese.
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