Fino all'elezione del nuovo Capo dello Stato seguiremo,
ovviamente attraverso la lettura dei giornali, e riporteremo sul Blog i
movimenti, gli scenari e gli ostacoli che la Politica incontrerà, o per meglio
dire, porrà in campo in vista dell’obiettivo da raggiungere. E' compito della
Politica, della buona Politica, dibattere, legare e sciogliere nodi.
L'augurio
è che venga scelta alla fine una personalità all'altezza del compito.
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La corsa al Quirinale, al di là del totonomi ad oggi è ancora
in alto mare; sta prendendo comunque sempre più la piega di una polemica tutta a sinistra.
Renzi che vorrebbe, ovviamente sbagliando, essere lui il padrino del nuovo
presidente incontra giorno dopo giorno ostacoli interni al suo stesso
partito.
Adesso ad ingarbugliare il quadro è pure arrivato il caso
Cofferati.
Nei giorni scorsi il premier (e segretario Pd) aveva
affermato che la segreteria Pd avrebbe reso noto il nome del candidato su cui
far convergere i voti del partito sarebbe stato reso pubblico dopo il terzo
scrutinio, adesso si è reso conto di avere commesso un grave errore, deleterio
rispetto ai suoi desiderata.
Una simile tattica avrebbe infatti consentito a tutti i suoi
avversari interni ed esterni al Pd (che sono tantissimi) di provare a
convergere -fermo restando le divergenze fra loro-, proprio nelle prime tre
votazioni su un nome gradito ai più. I suoi avversari avrebbero scelto, proprio
attraverso le prime tre votazioni, il candidato da contrapporre all’uomo di Renzi.
Accortosi, del grave errore, ha rettificato: il nome della
segreteria sarà reso –ha corretto- noto prima che inizino le votazioni a
parlamento in seduta comune.
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