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martedì 20 gennaio 2015

Regione Sicilia. Mancano i soldi e si pensa di ridurre il numero dei consiglieri comunali

La Regione non ha più sangue, ossia risorse finanziarie per far sopravvivere gli apparati che in settanta anni sono serviti non ai siciliani ma alle decine di migliaia di dipendenti. 
Stipendi, spesso di valore triplo rispetto a chi nel settore privato ha lavorato sul serio, erogati per non far nulla. o per meglio dire, per far danno al sistema isolano che adesso, a causa della politica scellerata, non conosce sviluppo ma solamente parassitismo.
Danni quelli prodotti dalle classi dirigenti che si protrarranno, come onde, nei decenni e secoli a venire.

Adesso la Regione non è in grado di varare il Bilancio 2015. Senza l'approvazione del Bilancio la Regione verrebbe commissariata. Motivo percui si sta tentando di tagliare di qua, recuperare di là e mettere pezze.
Alcune delle ipotesi in campo sono:
1) mettere in regime di pensionamento seimila  forestali
2) analogo provvedimento dovrebbero subire i dipendenti regionali
3) liquidare sul serio (visto che da anni esistono leggi inattuate) 14 delle 25 aziende partecipatre.

In programma, per risparmiare, ci sarebbe pure l'ipotesi di ridurre il numero dei consiglieri comunali del territorio siciliano.
--A Palermo i consiglieri dovrebbero passare da 50 a 40
--a Catania da 45 a 36
--a Messina dovrebbero restare 32
--nei comuni con più di 30.000 abitanti i consiglieri passerebbero a 24
--in quelli con più di 10.000 abitanti passerebbero a 16
--in quelli con più di tremila abitanti passerebbero a 12
--ed in quelli con meno di tremila abitanti (è il caso di Contessa Entellina) passerebbero a 10.

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