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domenica 25 gennaio 2015

Cristianesimo nella Storia, nella Cultura ed oltre. ---1---

Abbiamo completato sul Blog la lettura domenicale dei testi del Vangelo secondo il ciclo in uso nella Chiesa cattolica di rito bizantino iniziata piu' di un anno fa'.
E' stata una lettura con l'occhio proiettato all'oggi, al mondo secolarizzato e laicizzato, mai pero' lontano -riteniamo noi- dallo spirito del Cristianesimo.
Cristianesimo. Ma cosa vuole dire questa espressione in un mondo che diventa cosmopolita, multiculturale e spesso indifferente a tutto ? 
Con l'ottica laica, e quindi priva di fondamentalismi e di assolutismi tanto diffusi ai nostri giorno, tenteremo in un arco di tempo necessario di porre l'attenzione sul millenario movimento che prende il nome di Cristianesimo. 
Riteniamo che l'iniziativa possa  -speriamo-  essere utile per capire il mondo in cui viviamo, la storia dell'Occidente, le differenze di visione delle tre religioni monoteiste, i contrasti fra le chiese, le crociate, ed anche la letteratura, l'arte e il perche' l'oggi in cui viviamo e' cosi' come si offre ai nostri occhi e non e' invece differente, diverso.

Una cosi' lunga riflessione, partiremo infatti dalle origini cristiane per arrivare  alla recente strage di Parigi, sara' anzitutto utile a chi per il Blog scrivera' i testi in quanto sara' indotto a mettere ordine sulle varie tematiche, e vorrebbe ovviamente essere interessante per i lettori che quotidianamente sono chiamati dai media a confrontarsi con vicende di grande attualita' a sfondo religioso-politico che spesso hanno ricadute immediate -in connessione  delle politiche governative- sulla loro vita in termini sociali, culturali e pure di sicurezza.
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Per capire come e perche' nasce il Cristianesimo dovremmo preliminarmente fornire molti dati sull'ebraismo antico, il monoteismo praticato nelle aree prossime a Gerusalemme nel millennio precedente la cosiddetta era volgare.
Intercaleremo pertanto, ogni volta che li riterremo utili per la comprensione, i presupposti ebraici del Cristianesimo.

Cristo
Alle origini del movimento cristiano c'e' la figura singolare, misteriosa, di Gesu' Cristo, l'uomo che lascio' intendere di essere Figlio di Dio.
Da venti secoli attorno alla sua figura ed ai suoi insegnamenti si susseguono dibattiti, controversie e conflitti. Alcuni lo riconoscono come Dio incarnato, fatto uomo, altri un profeta ed altri ancora un maestro di moralita'. Secondo altri Egli non sarebbe affatto esistito.
Di lui non esistono scritti o documenti tangibili; sono stati i suoi discepoli, a cui lui aveva attribuito collettivamente il nome di Chiesa,  a  testimoniare cosa Egli aveva operato e detto.
Chiesa e' quindi sinonimo di Cristianesimo. Se non si appartiene ad una Chiesa non si e' -secondo taluni- cristiani. 
Quest'ultima asserzione stride con quanto scriveva Benedetto Croce, non credente : "Non possiamo non ritenerci cristiani". Il filosofo napoletano si riferiva pero' agli aspetti culturali dell'essere italiani, europei, occidentali. Il Cristianesimo dei cristiani credenti e', a ben vedere, ben altro.
Vediamo cosa intende per cristiano Florovskij, un pensatore russo: "il Cristianesimo e' esistito sin dalle origini come una realta' corporativa, come comunita'. Essere cristiano voleva dire appartenere alla comunita'. Nessuno poteva essere cristiano da solo, come individuo separato, ma solo insieme ai fratelli, solo in unione con loro: 'un cristiano, nessun cristiano'. Le convinzioni personali e persino lo stile di vita non bastano a fare di una persona un cristiano. L'esistenza cristiana presuppone e sottintende l'adesione e  l'appartenenza alla comunita' ".
  • In buona sostanza il Cristianesimo non consiste in un insegnamento morale o nell'insieme delle norme ecclesiastiche esso e' la rivelazione, attraverso la Chiesa, della figura di Cristo Salvatore degli uomini, il Dio fattosi uomo.

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