Fermo restando la nostra convizione, già espressa, che Il Capo dello
Stato, verrà eletto in conformità ai voleri dei "poteri forti", che come
sappiamo sono dislocati su ambienti sovranazionali, per non dire
internazionali, per questa sera diamo una occhiatina a cosa suggerisce la borsa delle scommesse, molto attiva a Londra e Dublino.
Giuliano Amato ha scalzato Walter Veltroni nelle quote per il
Quirinale. L'ex presidente del consiglio è attualmente in testa alle quotazioni
dei bookmaker per la corsa al Quirinale.
La sigla
Paddy Power, società di scommesse irlandese, lo ha piazzato in cima alla lavagna a 5 volte la scommessa, mentre l'ex segretario del Pd è relegato al secondo posto a 6,50. Ma le
scommesse sono al momento sospese, in attesa di riaggiornare le quotazioni
nelle prossime ore: un segnale che indica quasi sicuramente delle new entry e
un cambio al vertice della classifica dei nomi più gettonati.
Resiste
sul podio dei favoriti, a 9,00, anche Romano Prodi, nonostante si sia
sfilato dalla corsa al Quirinale già diversi giorni fa. Prima donna in lavagna,
il ministro della Difesa Roberta Pinotti, a 10,00, in vantaggio su Anna Finocchiaro, a 20,00.
A 10
volte la posta anche il sindaco di Torino Piero Fassino, mentre
il giurista Stefano Rodotà scivola a 13,00 alle
spalle del ministro degli Esteri Paolo
Gentiloni (a 11,00) e di Massimo D'Alema (a 12,00), poco amato da Renzi e da
Berlusconi.
Vale 15 l'elezione di Sergio Mattarella,
considerato tra i papabili per garantire il patto del Nazareno, mentre si gioca a 26 Pierferdinando Casini che
sarebbe sponsorizzato da Berlusconi e Alfano e che potrebbe convincere l’area
ex popolare del Pd.
Le consultazioni fra i partiti prenderanno il via martedì alle 9,30 nella sede del Pd.
Alle 19 la delegazione del Pd incontrerà quella di Forza Italia, guidata da Silvio Berlusconi, Renato Brunetta e Paolo Romani.
Si tratta delle trattative ufficiali. E' scontato comunque che già esiste l'intesa fra Renzi e Berlusconi.
Non che abbiano deciso loro. Questo no !
Hanno già ricevuto l'assenso sul prescelto da chi "pote ciò che vole". Ossia gli Usa, il Vaticano, la Germania etc.
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