StatCounter

martedì 27 gennaio 2015

Quirinale. Lo scenario ad oggi

Il nome che piu' gira in queste ore, in grado di mettere d’accordo tutto il Pd e tutta Forza Italia e' quello di Giuliano Amato,  76 anni e due volte premier.
Amato ha il pregio di mettere d’accordo le minoranze dei due partiti del Nazareno. Piace ai bersaniani perché è una figura sufficientemente forte e autonoma dal premier, in grado di dire anche qualche “no” all’esuberante Renzi. Una qualità non vista nella candidatura Padoan, pur stimato da tutti nel pd. E i fittiani ritengono che Amato presidente sarà in grado di non farsi stringere nella morsa Renzi-Berlusconi.
Ed i poteri forti ? Il Dottor Sottile piace per il suo profilo internazionale. Specie dopo le elezioni greche, a Bruxelles si augurano che il successore di Napolitano sia qualcuno il cui europeismo sia una garanzia. Amato è stato anche ministro del Tesoro, ha buone entrature al Fondo monetario internazionale e, al contrario di Romano Prodi, rassicura parecchio anche Gran Bretagna e Stati Uniti. Non è un caso che Giorgio Napolitano si dà da fare per lui.
L’unico un po’ perplesso sul nome di Amato pare che sia Renzi. Da un lato avverte come un filo spiacevole il pressing sul nome di Amato e sospetta che sia un candidato nato per metterlo in difficoltà e limitarlo, dall’altro ha avuto rassicurazioni da più di un mediatore sul fatto che l’ex premier non si metterebbe mai a cercare di fargli ombra perché “conosce i riti del potere ed è un uomo di mondo".

I giochi Sono in corso  e alla fine vince chi non si lascia bruciare.

Nessun commento:

Posta un commento