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lunedì 28 aprile 2014

Aprile 1945. La fine dei dittatori e della guerra in Europa

Piazzale Loreto - Milano 1945
Il corpo di Benito Mussolini, tra quelli di Claretta Petacci, amante del Duce, e del generale Achille Starace, segretario del partito fascista, appesi per i piedi come capi di bestiame, in segno di supremo oltraggio.
Dopo che Mussolini, la Petacci e Starace furono fucilati il 28 aprile del 1945 da una squadra di partigiani che li aveva intercettati nella loro fuga verso la Svizzera, i loro cadaveri vennero così esposti a piazzale Loreto a Milano, attaccati alle travature metalliche di una stazione di rifornimento di benzina: lo stesso trattamento che un anno prima avevano subito, nello stesso luogo, 15 ostaggi fucilati dai fascisti.

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Il cadavere di Hitler
Il Capo del Reich, all'arrivo dell'Armata Rossa a Berlino alla fine di Aprile 1945, si era rifugiato in un bunker costruito sotto la cancelleria.
Il Furer contava ancora su una possibilità di successo, quando gli giunse notizia del tentativo da parte di Heinrich Himmler, capo delle SS e delle polizie tedesche, e di Hermann Goring, ministro dell'Aviazione e creatore della Gestapo, di negoziare la resa con i nemici. Entrambi furono destituiti, ma ormai il destino del Reich appariva segnato. Il 30 aprile, mentre i russi stavano giungendo nei pressi della cancelleria, Hitler si suicidò insieme alla sua compagna Eva Braun, che aveva sposato poco prima. Furono gli stessi sovietici a trovare il cadavere, insieme al testamento politico che egli aveva lasciato in cui designava come proprio successore l'ammiraglio Donitz. Anche Himmler e Gobbels seguirono l'esempio del loro capo, e si tolsero la vita prima di cadere in mano nemica. Una settimana dopo la morte di Hitler, il 7 maggio 1945, fu finalmente firmata la resa tedesca e il governo Donitz esautorato.
La guerra in Europa era finita.

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