I contessioti (circa 2000
abitanti) vivono quasi esclusivamente
nel vecchio capoluogo (Hora e vjetër-
Paese vecchio), che dopo il terremoto del 1968 si é esteso notevolmente con
nuove abitazioni nella "zona di trasferimento" (Hora e re- Paese nuovo). Poche famiglie vivono invece stabilmente
nei borghi agricoli (Castagnola, Cozzo Finocchio,
Piano Cavaliere e Roccella), costruiti dopo il 1950 dall'ERAS (Ente Riforma
Agraria Siciliana).
Panorama centro abitato -ripresa foto da Brjgnat- |
Nel territorio di Contessa Entellina si trovano varie
testimonianze archeologiche (Entella), storiche (Castello di Calatamauro) e
monumentali (Chiesa e Monastero di S. Maria del Bosco).
Il clima (inverni miti ed estati calde), la flora (piante
arbustive e cespugliose) e la fauna a Contessa Entellina presentano le
tipiche caratteristiche dei paesi mediterranei. Tra i venti dominano lo
Scirocco (da Sud-Est) e la Tramontana
(da Nord-Ovest).
Il territorio di Contessa Entellina è ricco di sorgenti
principalmente nella zona Sud, nelle colline e nei feudi adiacenti al Monte
Genuardo.
Il territorio di Contessa, costituito principalmente da terreni
sedimentari, argilla, rocce calcaree e arenarie, è
molto adatto, in alcune contrade, per la coltivazione di vigneti,
uliveti e grano duro.
Il territorio inoltre, se dotato di impianti di irrigazione,
collegati col grande e recente lago artificiale Garcia, potrebbe offrire
maggiori possibilità di allevamento zootecnico o di coltivazione e produzione
di vini, cereali, frutta e ortaggi.
Dopo aver
presentato (blog del 20 marzo 2014) un quadro sintetico dei cognomi (antroponimi)
delle famiglie residenti a Contessa dal secolo XVI ad oggi, di seguito vengono
riportati i toponimi (nomi dei luoghi) del territorio comunale sia urbano che
extraurbano (vie, piazze, contrade, feudi).
La toponomastica urbana di Contessa è stata presa in
considerazione in tempi recenti (anno 2007),
quando, in attuazione della legge nazionale sulla tutela delle minoranze
linguistiche, è stata costituita una commissione
comunale, con funzioni consultive, per integrare col testo albanese la
denominazione delle vie indicate solo in lingua italiana. Fino ad oggi
comunque non è stato ancora realizzato il bilinguismo nella toponomastica di
Contessa (rari i cartelli stradali o turistici in italiano e albanese).
La toponomastica urbana ed extraurbana dei
paesi arbëreshë è prevalentemente bilingue.
Gli Italo-Albanesi per indicare luoghi e
contrade non si riferiscono sempre agli estratti catastali o alle mappe
(descritti in lingua italiana) ma danno nomi arbëreshë, che richiamano alla
memoria i luoghi della terra d'origine, delle loro famiglie, dei loro eroi.
Pertanto
la toponomastica bilingue viene parallelamente usata: mentre negli atti
burocratici si usa la lingua ufficiale (italiana), nella vita pratica si usa
anche il toponimo arbëresh.
Inoltre
le informazioni toponomastiche vengono solitamente date facendo riferimento non
alle vie o ai numeri civici ma al toponimo arbëresh o alla persona o famiglia
più nota che abita nelle vicinanze (spesso
il soprannome è più noto del cognome).
Tratto s.zzo Greco-Via Scanderbergh |
La
toponomastica, sia urbana che extraurbana, delle colonie arbëreshë in generale
e di Contessa Entellina in particolare, fa principalmente riferimento ai luoghi
di provenienza dei profughi albanesi, al cognome delle prime famiglie
arbëreshë. A questi criteri si ispira la denominazione delle vie urbane di
Contessa, avviata nel 1889 con
l’attribuzione anche di un numero civico ad ogni abitazione.
Di seguito è riportato l'elenco della toponomastica urbana del vecchio centro abitato con le vie
raggruppate in quattro titoli principali:
- origine geografica:
Albania, Candia, Croja, Epiro, Grecia, Morea, Tessaglia.
- cognomi di famiglie
residenti: Aleo, Alessi, Bonura, Bruno, Craparo, Catalano, Chisesi,
Ciaccio, Clesi, Croppa, Cucci, Di
Bartolo, Di Betta, Dorsa, Fedele, Files, Foto, Franco, Gargano, Gassisi, Geraci, Glaviano, Graffato, Grisaffi,
Lala, Liuzza, Lojacono, Lopes, Macaluso, Manfrè, Marsala, Musacchia, Parrino, Pircopo, Plescia,
Rabbito, Ragusa, Restivo, Romano, Sacco, Schilleci, Schirò, Sciambra, Tamborello, Tardo, Tortorici, Zamandà,
Vaccaro.
- nomi di personaggi
illustri (poeti, eroi, regnanti, ecc.): Byron, Kastriota, De Cardona,
Peralta, Umberto I, Skanderbeg.
- origine varia:
Canale, Municipio, Musiche, Palermo, Roma, Salita Notaro, S. Nicolò, S. Rocco, Spiazzo Greco, Vergine.
P.zza Umberto I |
Da rilevare che nel centro storico non ci sono vie o piazze
intitolate a personaggi illustri nazionali (Manzoni, Verdi,…) o località
nazionali o regionali note (c'è solamente via Palermo, capitale della Sicilia,
e via Roma, capitale d'Italia).
Nella
“nuova Contessa”, costruita dopo il terremoto del 1968, la toponomastica
segue le direttive adottate comunemente in
altri comuni: nomi di personaggi, città, regioni, istituzioni, ecc. italiani
(Piazza Repubblica, via Moro, via Nenni, ecc.).
La toponomastica extraurbana fa
riferimento principalmente alla denominazione dei feudi, che costituiscono il
territorio di Contessa Entellina. Alcune località dei feudi concessi in enfiteusi agli Albanesi,
che rifondarono il casale di Contessa (feudi Serradamo e Contesse nel 1520;
feudo Bagnatelle nel 1720) hanno toponomastica bilingue (italiano e albanese).
Il vastissimo territorio di Contessa (13687, 34 ettari), comprende
i seguenti feudi (tra parentesi é indicata l’estensione di ogni feudo in
ettari):
Abbadessa (182,24), Appizzaferri (114,70), Bagnitelle Soprane e
Sottane e Bufalo (372,69), Carretta
(208,03), Carrubba d'Accia e Busciolotto (839,14), Carrubbelle (131,30), Castello
(112,98), Cavallaro (365,80), Conigliera (178,56), Casalbianco (932,50),
Caselle (214,36), Castagnola (160,79), Contesse
(201,08; comprende le seguenti contrdae:Muriqi, Brinjani, Fujza,
Pullaqidia, Kiareli, Muzgat, Brinjat, Gjarrusi, Spanoj, Proj, Xhiakini), Costa
del Conte (122,55), Costiere e Catalanesca (537,97), Cretazzi e Piano Cavaliere
(281,40), Cucca (147,77), Duchessa (151,77), Entella (112,53), Giacomazzo
(50,91), Guglino (89,76), Gurgo (501,09), Malacarne (278,35), Mazzaporro
(140,75), Meccina (918,52), Moli-Aparia (471,63), Niviera (122), Petraro
(359,04), Arcera Soprana (966,43), Arcera Sottana (192,14), Piano Roveto
(191,88), Pomo (541,76), Portone (134,31), Pozzillo (500,44), Realbate e Chiusa
del Mulino (821,42), Roccella (362,06), S. Maria del Bosco (299,08),
Scirocco (177,93), Scirotta (21,44),
Serra (53,62), Serradamo (160,86; comprende le seguenti contrade: Honi,
Xhëmbra, Digardhet, Shën Mëria e Dhitries, Tokia), Sommacco + 62 Salme + Babaluciara
e Chiappetta (958,53), Tarantola (142,67), Vaccara (270,67), Vaccarizzo e
Girati (52,93), Vaccarizzotto (460,87).
L’espansione urbanistica, la costruzione di nuove strade, dei
borghi rurali, degli acquedotti e della diga Garcia, l’incremento del bosco con
nuove piante, la meccanizzazione agricola e l’introduzione di nuove colture,
hanno certamente modificato nel XX
secolo alcuni aspetti del territorio di Contessa Entellina, rimasto quasi
immutato nei secoli precedenti, salvo il grave disboscamento subito negli
ultimi decenni del secolo XIX.
In merito alla toponomastica urbana più antica, occorre rilevare
che l’ubicazione delle abitazioni originariamente è indicata facendo
riferimento a contrade e quartieri,
che prendono il nome della famiglia più nota del quartiere medesimo (Quartiere
Schirò, Quartiere Licursi, ecc.) successivamente si comincia a considerare la
chiesa più vicina (quartiere Chiesa Greca, S. Rocco…).
Secondo quanto riportato nella tesi di laurea di Maria Colletti,
che ha esaminato i registri di nascita, matrimonio e morte della parrocchia
greca ed i riveli di Contessa, già nel rivelo del 1593 sono citati i quartieri
Schirò, Gudera, S. Nicolao, Dimitri Musacchia, Macaluso, Mustacchia, Dimitri, Dulci, Brivatura, Carnesi, Licursi, Pietro
Calivà, Giorgi Maza. Nel rivelo del 1623 sono citati i quartieri S. Nicolao,
Favara o Fontana, S. Maria o Maggiore Ecclesia o Chiesa Greca, S. Rocco. Nel
rivelo del 1714 sono citati i quartieri Madonna o Matrice Greca, S. Rocco,
Madonna della Favara o Chiesa Latina o Parrocchia Latina.
Lo
studio condotto da Maria Colletti, documentato dalla sua tesi
su Contessa, risulta molto interessante anche per gli antroponimi, nome delle
famiglie residenti nel casale di Contessa con l'indicazione, per ciascun
cognome, dell'origine (arbëreshe o litire - greco-albanese o italiana) e del
rito di appartenenza (greco o latino).
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