«Irreperibile». Ovvero, «formalmente latitante», secondo la
Corte di Appello di Palermo.
Fino a questa mattina non si sapeva dove fosse, forse fuggito
all' estero per evitare il carcere, Marcello Dell'Utri,
ex senatore Pdl condannato
in appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Adesso sappiamo che si trova
in Libano e forse potrà essere estradato. Il forse è d'obbligo dal momento che
il reato di "concorso esterno in associazione mafiosa" è riportato solo nel
nostro codice penale.
Il 15 aprile la Cassazione dovrà esprimere la sentenza definitiva e dall'8
aprile è stato emesso un ordine di custodia cautelare a suo carico.
La Dia, la Direzione investigativa Antimafia, aveva infatti ritenuto che vi fosse
un «grave e concreto pericolo di fuga» e lo ha definito «latitante», visto
che gli agenti della Squadra mobile non l'hanno trovato nei suoi recapiti
conosciuti e neppure presso i familiari.
Missing, sparito, al
punto da immaginare -come di fatto accaduto- che sia scappato all'estero.
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